Intervenuto negli studi di Sky Calcio Club, Paolo Di Canio, ex calciatore, ha parlato così del momento dell'Inter dopo il pareggio nel derby: "In queste situazioni, a parte l'ironia, c'è il discorso opposto rispetto all'anno scorso: Lukaku, anche se non faceva una buona partita, rimaneva lì per fisicità e importanza. Dzeko, per età e per acciacchi, deve essere gestito: da Lautaro invece ci aspettavamo di più, ha la gamba spenta. Reagisce in ritardo anche nell'attaccare lo spazio: lui ha questa forza, è intuitivo, è veloce nel pensiero nell'attaccare lo spazio. Oggi reagiva dopo e arrivavano prima i difensori. Il rigore? Calhanoglu è caldo, Lautaro non sta andando bene e tira lui il rigore: è strana questa situazione.
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Di Canio: “Lautaro non rende? Ci sono una serie di cose, ecco la mia idea”
L'analisi dell'ex calciatore: "Se sei un giocatore importante, devi far gol: ma nel momento in cui Calhanoglu ha segnato il primo, senti un peso maggiore"
Se sei un giocatore importante, devi far gol: ma nel momento in cui Calhanoglu ha segnato il primo, senti un peso maggiore. Secondo me un allenatore importante come Inzaghi deve essere chiaro: il rigore lo batte il rigorista, non si facciano favori ad amici, c'è una gerarchia. Lautaro? Io penso anche questo, non che sia un non buon professionista: lui sa di essere titolare indiscusso quest'anno, infatti non è uscito lui nonostante Dzeko avesse giocato meglio. Quest'anno sa che è difficile che possa uscire: ci sono una serie di cose che non lo fanno rendere. Barella non ha giocato la sua miglior partita, ma Brozovic e Calhanoglu meglio dei due del Milan come qualità e come interpretazione dei momenti. Calhanoglu ha provocato? Sì ma niente di eclatante: ha detto "non vi sento, mi potete insultare". Ci sta tutto".
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