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Guardiola favorito, allora.
«Ovvio, è il più forte e continua a comprare: Gvardiol, tra gli altri. E può aspettare De Bruyne. Non vedo altro all'orizzonte».
Psg, Bayern, Real
«Il Psg non emergeva neanche con Messi e Neymar, oltre a Mbappé, figuriamoci adesso che è rimasto solo il francese. Luis Enrique non è l'allenatore giusto: è ossessionato dal possesso palla e in Francia non esiste quella cultura. E' già in difficoltà. Il Real non ha più Benzema ma con Bellingham arriverà in fondo. Il Bayern, nonostante Kane, si è un po' perso».
Torniamo all'Inter: obiettivo finale.
«Deve ritrovare un filotto come l'anno scorso nel tabellone: Porto, Benfica e Milan, ma quando gli ricapita? Da anni ha la miglior rosa d'Italia, ora deve vincere lo scudetto. Quella finale potrebbe aver dato una spinta decisiva alla mentalità del gruppo».
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