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Toni pacati, ma da polemica. Mimmo Di Carlo, allenatore della Sampdoria, alla fine della gara contro l'Inter non è troppo convinto dall'arbitraggio di Gervasoni e ci tiene a precisarlo.
Tre gli episodi incriminati: il fallo di Gastaldello su Pazzini che ha assegnato ai nerazzurri la punizione poi messa a segno da Sneijder, l'intervento di Chivu su Mannini in area interista e anche quello di Lucio su Maccarone in mezzo al campo.
"Non ho capito il metro di giudizio dell'arbitro - dice il tecnico blucerchiato - perché se l’intervento di Gastaldello su Pazzini era da sanzionare, allora in precedenza andavano fischiati almeno sette falli a Maccarone. E poi un rigore a Mannini. Invece i falli su di noi non sono stati fischiati, e posso anche dire che mi sta bene se l’ottica è quella di non spezzettare il gioco e favorirne lo svolgimento, ma se fischia a Gastaldello, allora manca tutto il resto in questa partita. E, come hanno visto tutti, gli episodi hanno svolto un ruolo determinante per il risultato".
Più complicato l'episodio che ha coinvolto Lucio e Maccarone in mezzo al campo. Il difensore interista è stato ammonito per un'entrata scomposta da dietro nei confronti dell'attaccante. Il giallo non è - da regolamento - la giusta sanzione, se c'è fallo. Se il fallo non c'è e l'interista è inciampato sul bomber blucerchiato, allora è esagerata l'ammonizione. "Lo so - conferma Di Carlo - me ne sono accorto e l'ho anche detto a Rizzoli".
"Quando ho visto Pandev entrare - conclude l'allenatore della squadra doriana - ho schierato i miei con il 4-3-3 per difenderci e stavamo tenendo bene fino a quel gol. Per vincere certe partite è necessario avere gli episodi dalla propria parte, non erano dalla nostra".
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