Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, il vicedirettore Andrea Di Caro ha analizzato così la vittoria dell'Inter contro il Genoa:
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Di Caro: “Bravo Inzaghi ma l’Inter ha valori indiscutibili: il tema è capire se…”
Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, il vicedirettore Andrea Di Caro ha analizzato così la vittoria dell'Inter contro il Genoa
"L’esordio dei sogni per Simone Inzaghi si materializza a San Siro: la partenza della sua Inter è perfetta. Gioco, carattere, vigoria atletica, aggressione dell’avversario e partita praticamente chiusa dopo nemmeno un quarto d’ora. Alla festa nerazzurra nella prima di A con lo scudetto sul petto e i tifosi sugli spalti partecipano tutti: i vecchi che hanno conquistato il titolo (Skriniar, Barella, Perisic e Brozovic), i nuovi che sembrano già perfettamente inseriti (Calhanoglu e Dzeko) e anche uno di quei giocatori di cui la società si sarebbe liberata volentieri per limitare il monte ingaggi (Vidal). Più di così era davvero difficile desiderare. L'unico dispiacere della giornata nerazzurra arriva dalla Germania dove il “quasi acquisto” Thuram si infortuna al ginocchio dopo neanche mezz’ora di partita e riapre le porte all’arrivo del laziale Correa".
"Ma restiamo su Milano: i timori che le scorie di un’estate ricca di addii e polemiche potessero frenare mentalmente i nerazzurri vengono fugate da una partenza a razzo. L’Inter ha sciorinato azioni, scambi in velocità, accelerazioni, mettendo in mostra un Calhanoglu migliore in campo e uno Dzeko nella sua classica versione di regista d’attacco. Hanno segnato entrambi (più pesante ovviamente il 2-0 del turco rispetto al 4-0 del bosniaco) ma ha stupito favorevolmente il loro essere già dentro il gioco dell’Inter. Non c'è stata mai partita e dopo aver dovuto ingoiare delusioni e bocconi amari con le partenze di Conte, Hakimi e Lukaku, sono lecite e comprensibili l’enfasi e la gioia dei tifosi: aspettavano un segnale da squadra e allenatore, lo hanno avuto. Detto questo, onestà di analisi impone di dire che la differenza in termini di qualità tra le due squadre è sembrata tanto evidente da risultare imbarazzante. L’Inter ha valori indiscutibili: Inzaghi lavora sul solco-scudetto tracciato da Conte, che ha plasmato un gruppo di ferro con mentalità vincente, e anche se le partenze di Hakimi e Lukaku l’hanno inevitabilmente indebolita, ha pur sempre una rosa enormemente superiore a quella di gran parte della Serie A. Il tema non è capire se l’Inter è sempre una squadra molto forte, da zona Champions, ma se potrà lottare per lo scudetto fino alla fine o no. E per capirlo bisognerà attendere prove più attendibili rispetto al Genoa visto oggi".
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