Il giorno dopo Atalanta-Inter, dalle colonne della Gazzetta dello Sport arriva l'analisi del giornalista Andrea Di Caro sulla sconfitta della squadra di Luciano Spalletti. "Se il Napoli tiene botta, anche se 6 punti di distanza restano tanti, chi viene staccata un’altra volta e riprende il binocolo per vedere la Juve è l’Inter, che dopo sette vittorie di fila in campionato stramazza a Bergamo, travolta dall’Atalanta per tutta la partita. Già il primo tempo poteva finire con un largo vantaggio per i satanelli di Gasperini. Il pari, su rigore generoso a inizio secondo tempo, ha rimesso l’Inter sulla retta via, ma l’equilibrio è durato poco e l’Atalanta ha dilagato. Intendiamoci: 21 punti su 24 a disposizione sono un bottino enorme e Spalletti firmerebbe col sangue per farne altrettanti nelle prossime 8 gare".
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Di Caro (GDS): “Inter svuotata nella testa e nelle gambe. Al di là del turnover…”
L'analisi della sconfitta dell'Inter del giornalista della Gazzetta dello Sport
"Però la maniera in cui l’Inter non ha giocato questa sfida, svuotata nella testa e nelle gambe e quindi incapace di produrre un gioco appena credibile, deve far suonare un campanello d'allarme in vista dei prossimi impegni post Champions. Le energie fisiche e nervose consumate nella gara col Barcellona non sono state recuperate. Forse al di là del turnover sarebbe servito lavorare di più sulla testa. Spetta a Spalletti capire in questa sosta da cosa è dipeso l’improvviso blackout. Parlando di 4-1 oltre a quello dell’Atalanta, brilla quello della Roma, bella e convincente. Il Milan, scavalcato dalla Lazio al quarto posto, deve guardarsi soprattutto dai giallorossi ora a -2. Se la Roma gira, è molto difficile immaginarla fuori dalle prime quattro".
(Gazzetta dello Sport)
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