- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
La Juve si è aggiudicata il derby d'Italia con l'Inter vincendo 2-1 a San Siro, a decidere la gara una rete di Higuain. La squadra di Conte ha provato a rendere la vita difficile ai bianconeri, ma le risorse a disposizione di Sarri hanno fatto la differenza. Ne ha parlato su La Gazzetta dello Sport il giornalista Andrea Di Caro:
"Non sempre il più forte vince. Ma stavolta ha vinto. La Juve più bella e continua dell’anno dimostra a tutti cosa è già e cosa ancora può diventare. L’Inter perde partita e primato, ma non le lecite ambizioni e la consapevolezza dei tanti passi avanti fatti in questi mesi. Quelle che abbiamo visto ieri sono le squadre di Sarri e Conte. Perché esprimono, in base alle differenti rose a disposizione, quello che gli allenatori vogliono da loro. Manovriera, corale, tecnica, spettacolare e offensiva la Juve. Compatta, solida, grintosa, organizzata e pungente l’Inter. La Juve ha fatto quasi sempre la partita. L’ha vinta con voglia, gioco, qualità collettiva e individuale. Tante occasioni, tante azioni manovrate, tanti scambi veloci e deliziosi nel breve. Come piace a Sarri.
L'Inter si è difesa quando è stata messa spesso con 9-10 uomini dietro la linea del pallone, ma senza mai rinunciare a ripartire e a far male, con le sponde di Lukaku e la vivacità di un Lautaro che continua a crescere. Parte della differenza in una gara bella e giocata con grande intensità e ritmo, l'hanno fatta le rose a disposizione: quando Sarri fa i cambi non peggiora la squadra, ma mette uomini altrettanto forti e più freschi, mentre Conte no. Higuain che entra al 62' per Bernardeschi consentendo a Sarri un tridente con Dybala e Ronaldo, non è la stessa cosa di inserire Politano al posto di Lautaro, o Vecino al posto dell'unico regista a disposizione, Sensi.
La qualità degli uomini e la loro capacità di giocare alla grande le partite decisive - lì si vedono i campioni... - nulla toglie ai meriti di Sarri. È quando si uniscono le idee di un tecnico moderno alla disponibilità dei grandi campioni che prendono forma le squadre che poi lasciano un segno.
«Dura lex sed lex», dicevano i latini. Ieri la Juve ha mostrato la legge del più forte, ma l'Inter c'è e deve continuare a crederci. Così come non era uscita ridimensionata dal k.o. contro il Barcellona, così non deve abbattersi adesso. A Conte si chiede di accorciare il gap con top team che sono più forti dell'Inter. Lo sta facendo. La settimana nerazzurra si chiude con due sconfitte di misura in cui l'Inter ha giocato a testa alta. Al Camp Nou ha sbattuto contro i colpi di Suarez e Messi, ieri, oltre alle giocate di Dybala, Ronaldo e Higuain ha sbattuto anche contro il gioco della Juve. Però già oggi il gap con il Napoli sembra essersi azzerato. Per quello con la Juve servono ancora un po' di tempo e altri campioni".
© RIPRODUZIONE RISERVATA