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Milan e Inter sono diverse ma hanno anche punti in comune. Hanno entrambe cambiato molto in estate, l’Inter ha mantenuto modulo, certezze, atteggiamento, limitandosi a inserire Sommer al posto di Onana e Thuram al posto di Lukaku-Dzeko. Per ora gli altri colpi nerazzurri si siedono in panchina, ottime alternative da inserire a gara in corso. Certamente uomini come Pavard e Frattesi costati insieme quasi 70 milioni si ritaglieranno in stagione un ruolo importante, ma anche loro entrano in uno spartito già definito non per modificarlo. Non a caso dell’Inter si dice che ha due giocatori per ruolo, intercambiabili, e la rosa più larga del campionato.
In comune le due milanesi hanno lo spirito offensivo, la voglia di invadere sempre la metà campo avversaria con almeno 6 uomini. Tridente, mezzali e un terzino a turno il Milan, coppia d’attacco, esterni e mezzali l’Inter. Questa voglia di attaccare con più uomini certifica il secondo aspetto comune: la mentalità vincente. Entrambe inseguono lo scudetto della seconda stella, obiettivo principe della stagione. Ulteriore sfida nella sfida quale sarà il club che se lo cucirà prima sul petto. La lotta al vertice quest’anno è molto più equilibrata.
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