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Il giorno dopo la vittoria contro il Verona, Andrea Di Caro analizza la vittoria dell'Inter. I nerazzurri sono sempre più vicini allo scudetto numero 19. "L’Inter ha avuto due scatti che l'hanno portata allo scudetto: il primo è partito il 30 gennaio con il 4-0 contro il Benevento che ha inaugurato il ciclo di 11 vittorie consecutive (interrotto dal pareggio a Napoli) che l’hanno portata da -2 a + 11 sul Milan. Il secondo scatto è quello di Conte ieri, dopo il gol di Darmian al Verona: sempre + 11, ma sull’Atalanta. Da alcuni turni ormai ripetiamo che è inutile adesso interrogarsi sulla qualità del gioco o sulla brillantezza dell'Inter".
"Conte vede il titolo tanto agognato e, in base al vantaggio accumulato, sta gestendo partite ed energie fisiche e nervose della sua squadra, composta da tanti giocatori importanti ma finora mai vincenti e quindi ancora da aiutare a un passo dal traguardo. L’Inter ha segnato tanto sin dall'inizio dell’anno, ma subiva troppo e mancava di equilibro: la grande capacità di Conte è stata quella di rendere l’Inter un muro con un lavoro quotidiano senza sosta. Conte ha ereditato un’Inter quarta in classifica che aveva chiuso la stagione a -21 dalla Juve. Nel primo anno ha recuperato 20 punti e chiuso secondo a -1. Nel secondo sta vincendo lo scudetto con un vantaggio finora di + 13 sui bianconeri di Pirlo. Un trionfo".
(Gazzetta dello Sport)
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