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Getty Images
"Il più classico dei risultati: 2-0, arrivato con un secondo tempo convincente. L’Inter sbriga la pratica Genoa e ritrova la vittoria dopo due pareggi (in campionato e coppa) e la sconfitta nel derby. Netto il divario in campo e diverse cose buone da segnalare: la difesa, che non ha subito mai, guidata da un ottimo Ranocchia; la solita garanzia Lukaku; la capacità di inserimento di D’Ambrosio; l’impatto devastante di Barella che ha cambiato la marcia dell’Inter quando è entrato al posto di un evanescente Eriksen che invece continua ad essere un corpo estraneo, soprattutto se consideriamo le aspettative dopo il suo arrivo nel gennaio scorso".
"Inutile parlare di Conte dopo ogni partita, lui per primo sa che un tecnico del suo livello sarà giudicato alla fine della stagione in base a cosa riuscirà a portare a casa. L’Inter lo ha preso per vincere. Un grande merito però gli va riconosciuto anche adesso: aver preteso, insistendo tanto, l’acquisto di Lukaku. Dopo un anno in chiaroscuro al Manchester, la valutazione di 83 milioni due estati fa era apparsa a molti un po’ alta, ma visto il rendimento di Romelu fin dal suo arrivo sono stati soldi spesi benissimo.
Oltre a segnare con una regolarità impressionante sono cresciute la sua presenza all’interno delle partite e la capacità di giocare con i compagni, catalizzando il gioco offensivo. Conclusione: bravissimo lui ma altrettanto Conte che lo ha voluto a tutti i costi. In Italia un giocatore così fa la differenza quasi da solo. In Europa, nonostante segni tanto anche in Coppa, ha invece bisogno della squadra intorno e martedì contro lo Shakhtar sarà già un appuntamento importante per le sorti del girone in Champions dopo il pari interno con il Borussia M’Gladbach".
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