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Di Caro: “Il Milan ora deve crederci. Napoli, sconfitta sanguinosa. Lo scudetto…”

Gianni Pampinella

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, il giornalista commenta la vittoria del Milan sul campo del Napoli

Dalle colonne della Gazzetta dello Sport, Andrea Di Caro commenta la vittoria del Milan sul campo del Napoli. Il giornalista parla anche della lotta scudetto dove è rientrata anche la Juventus.

"Si è detto spesso che il Milan dava la sensazione di accontentarsi di stare in alto senza avere l’ossessione di vincere lo scudetto. E in fondo anche per questo non si era mosso a gennaio sul mercato. Che giocare bene, piazzarsi tra le prime quattro e far crescere una squadra giovane (a parte i due totem Ibra e Giroud) bastasse e avanzasse pure. Ossessione, mentalità, ferocia, chiamatela un po’ come volete, ma insomma che al Milan mancasse qualcosa. Ecco, quel qualcosa il Milan l’ha trovato ieri".

"Ma dopo questa vittoria pesantissima può e deve credere allo scudetto. Anche se non era partito per vincerlo e non era tra i favoriti all’inizio della stagione (tutti puntavano su Inter e Juve). Pioli, probabilmente per tenere il più leggera possibile la testa dei suoi giovani, continua a ripetere che l’obiettivo reale del Milan è fare un punto in più dello scorso anno e attualmente è a +1. Giusto che segua la sua strategia comunicativa, ma la realtà è un’altra: se a dieci partite dalla fine sei primo con due punti di vantaggio sulla seconda, l’Inter campione d’Italia (che deve ancora recuperare una gara), beh il tuo obiettivo non può che essere un altro: vincere lo scudetto".

"Nel 2022 in casa il Napoli ha affrontato Inter e Milan e ha preso solo un punto. Nella sfida europea contro il Barcellona al Maradona è stato travolto. Non si può recitare il “de profundis” quando il distacco è di soli tre punti dal Milan (o forse quattro dall’Inter), ma questa sconfitta è davvero sanguinosa e rischia di lasciare forti ripercussioni psicologiche nell’ambiente, anche perché il calendario peggiore da qui alla fine ce l’ha proprio il Napoli. Insomma, guai ad alzare bandiera bianca, ma attenzione allo specchietto retrovisore. A forza di vittorie di corto muso, Max Allegri è a -4 dal terzo posto. Sampdoria, Salernitana, Inter: a inizio aprile si capirà fino a dove potrà arrivare Allegri".

(Gazzetta dello Sport)