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Di Francesco:”Kovacic ha dominato. Non voglio essere la barzelletta d’Italia. Oggi…”

L’anno scorso l’Inter affrontò il Sassuolo alla quarta di campionato e in trasferta surclassò 0-7 la squadra di Eusebio Di Francesco. Quest’anno gli emiliani arrivano al Meazza alla seconda di campionato, ma la storia non...

Alessandro De Felice

L'anno scorso l'Inter affrontò il Sassuolo alla quarta di campionato e in trasferta surclassò 0-7 la squadra di Eusebio Di Francesco. Quest'anno gli emiliani arrivano al Meazza alla seconda di campionato, ma la storia non cambia: altri 7 gol. Per il tecnico neroverde il passivo contro l'Inter è clamoroso: in due partite 14 gol subiti e 0 fatti. Queste le parole del tecnico nella conferenza post gara dalla sala stampa di San Siro dove FCINTER1908.IT ha il suo inviato:

- Con l'Inter sempre un disastro, stesse sensazioni dell'anno scorso?

"Sinceramente oggi non me lo aspettavo, l'anno di Serie A avrebbe dovuto farci bene e invece siamo stati presuntuosi. Abbiamo lanciato giovani importanti e siamo stati troppo elogiati, non possiamo e non dobbiamo perdere la nostra reale dimensione. Bisogna farsi un esame di coscienza".

- L'anno scorso dopo la partita contro l'Inter è stato molto duro, quella strigliata servì. Farà lo stesso anche oggi?

"La partita di oggi mi ha fatto molto male, è stata una brutta batosta. Vorrei che facessimo tutti un passo indietro. Kovacic ha fatto veramente la differenza, ha un grande cambio di passo, oggi non funzionava nulla. Avessi avuto 11 cambi li avrei utilizzati tutti. Siamo stati poco squadra. Non voglio essere la barzelletta d'Italia, quindi cerchiamo di far capire che è stato un caso".

- Come si spiega questa scarsa tenuta mentale dei suoi ragazzi?

"Il concetto di fondo è quello che ho espresso prima: troppo morbidi, ci saltavano con troppa semplicità. Siamo stati poco combattivi e faccio fatica a spiegarmelo visto quello che ho visto la prima settimana. Berardi è da condannare perché in un momento di difficoltà non deve permettersi di compiere quel gesto, ma adesso non gli voglio mettere la croce addosso. Zaza si rifarà".

- Cosa ha detto alla fine del primo tempo ai suoi ragazzi?

"Quando una giornata è storta c'è poco da fare. Ho detto ai miei due centrocampisti di fare più attenzione, ma come ho detto prima oggi andavano cambiati undici uomini, non era proprio giornata".

- Cosa è passato nella testa di Berardi?

"Con lui parlerò di questo domani".