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Intervenuto ai microfoni di FirenzeViola, l'ex centrocampista Angelo Di Livio ha commentato così le accuse nei confronti di Federico Chiesa, definito "simulatore" da tifosi e non solo: "Il calcio è anche dei furbi: 'simula', accentua, come hanno fatto tutti i giocatori più forti. A me non sembra che sia un tuffatore: a volte, è chiaro, lo fa come lo fanno tutti. E' la verità, quel che ha detto Vialli: ai nostri tempi, per chiunque, sarebbe stato un problema (sorride, ndr)".
E' lui il miglior talento del calcio italiano?
"E' il più forte, per distacco: la sua crescita mi ha meravigliato, ma senza dubbio alcuno è il più forte del nostro movimento".
Ha giocato col padre. Glielo ricorda? A suo avviso può pure superarlo?
"Me lo ricorda: come corre, come calcia. Chi è più forte? Io ho giocato col papà che era davvero bravo. Lui potenzialmente può anche superarlo ma piedi per terra e deve ancora fare la sua strada, il suo percorso".
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