Dieci cose da sapere sul derby: il recordman dei nerazzurri è…

L'edizione odierna de "Il Giorno" presenta il derby e le dieci cose che bisogna assolutamente sapere sulla stracittadina milanese:

1)Il derby Milan-Inter è colloquialmente detto anche derby della Madonnina, dalla caratteristica statua della Madonna Assunta posta in cima al Duomo della città

2)La credenza popolare è che il tifo per l'Inter fosse appannaggio dei borghesi, a differenza di quello per la sua rivale cittadina, il Milan, supportato invece dalle classi popolari. Infatti, i tifosi nerazzurri soprannominavano i rivali rossoneri casciavìt (in milanese' cacciaviti'), proprio per indicare l'estrazione operaia della maggior parte di quei tifosi milanisti che a loro volta apostrofavano i loro cugini baùscia (in milanese 'sbruffone'), essendo allora la tifoseria interista composta perlopiù dalle classi altolocate. Il tifoso nerazzurro poteva permettersi il lusso di andare a San Siro in motoretta (muturèta) d'altro canto, i rossoneri erano i tramvèe (in grado di arrivare allo stadio solo coi mezzi pubblici)

3)Il primo derby in assoluto tra il Milan e l'Inter è il 18 ottobre 1908 e vede fronteggiarsi le due squadre in amichevole a Chiasso e conclusosi con la vittoria dei rossoneri per 2-1. Stesso esito ma con un risultato diverso (3-2) anche nella prima stracittadina ufficiale, giocata al Campo Milan di Porta Monforte e decisa dalle reti di Trerè II, Lana e Laich per il Milan, alle quali risposero solo in parte quelle di Gama e Schuler per l’Inter

4)La costruzione dell'impianto inizia nel dicembre 1925 grazie al sostegno di Piero Pirelli (all'epoca presidente del Milan);lo stadio viene ufficialmente inaugurato il 19 settembre 1926 con la partita amichevole tra Inter e Milan (3-6). Lo stadio era di proprietà del Milan e vi giocavano solamente i rossoneri. L'Inter disputava le sue partite all'Arena Civica, palcoscenico più aristocratico, e inizia a giocare a San Siro a partire dal 1947, quando l'impianto è già diventato proprietà del Comune di Milano, che lo acquista dal Milan nel 1935. Il 2 marzo 1980 lo stadio viene intitolato a Giuseppe Meazza, storico calciatore sia dell'Inter che del Milan e campione del mondo con la Nazionale nel 1934 e nel 1938

5)La stracittadina con il maggior numero di gol è quella del 6 novembre 1949, valida per la 10ª giornata di campionato: l'Inter vinse per 6-5, dopo aver chiuso il primo tempo sul punteggio di 1-4 Per quanto riguarda la vittoria con il maggiore scarto, il primato è del Milan: 0-6 in campionato l'11 maggio 2001, seguito dal 5-0 in favore del Milan l'8 gennaio 1998 e dal 5-0 in favore dell'Inter il 6 febbraio 1910. Il pareggio con più gol è invece quello del 6 febbraio 1949, valido per la 24ª giornata di campionato: la stracittadina finì con il punteggio di 4-4 (2-3 per il Milan a fine primo tempo)

6)Tra i giocatori, il nerazzurro Mazzola ha marcato la rete più veloce nella storia del derby: il 24 febbraio 1963, alla 24ª giornata di campionato, segnò dopo 13" dal calcio d'inizio (l'incontro finì 1-1). Il "velocista" rossonero è invece Altafini, che andò in gol dopo 25" nella gara del 26 marzo 1961 (terminata 1-2 per il Milan)

7)Il brasiliano Josè Altafini è il marcatore con più gol in un derby: segna una quaterna nel match del 27 marzo 1960, che finì 5-3 per i rossoneri

8)Il giocatore più decisivo nella storia dei derby di Milano è Andriy Shevchenko. L’attaccante ucraino è il calciatore che ha realizzato più gol nelle sfide tra Milan e Inter, addirittura 14

9)Per il Milan, Paolo Maldini, l’esterno sinistro difensivo italiano più forte di sempre, detiene il record di presenze nei derby: ne ha giocati la bellezza di 56. Il primo nel 1985, l’ultimo nel 2009. L'argentino Javier Zanetti, un mito assoluto per i tifosi dell’Inter, negli anni è riuscito a diventare il recordman di presenze nei derby tra le fila dei nerazzurri ed è soprattutto riuscito a superare Bergomi: 47 derby per Javier, 44 per lo ‘Zio’.

10)Era appena finita la guerra, il calcio aveva ripreso a camminare, Aldo Missaglia e Gigi Scarambone erano due giornalisti che lavoravano per una rivista settimanale che si chiamava 'Milaninter' e che veniva distribuita a San Siro durante le partite. Volevano raccontare i personaggi in modo nuovo, pensarono alla cosa più semplice e rivoluzionaria, le pagelle, fonte di gioia e dolori di tanti fantallenatori. La particolarità era che i voti erano in trentesimi, come all'università.Un successone fin da subito