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Inter, dietro la ThuLa il deserto. Inzaghi deve riaccendere Thuram, Lautaro insegue Genova

Andrea Della Sala Redattore 
Inter, dietro la ThuLa il deserto. Inzaghi deve riaccendere Thuram, Lautaro insegue Genova - immagine 1Inter, dietro la ThuLa il deserto. Inzaghi deve riaccendere Thuram, Lautaro insegue Genova - immagine 1
Problema in attacco per l'Inter che, senza Taremi e Arnautovic, si ritrova con solo Thuram e Lautaro a disposizione

Nelle ultime uscite dell'Inter si è visto una difficoltà nel trovare la porta. Siamo a inizio stagione, Inzaghi può contare su pochi titolari nel reparto offensivo, ma è comunque da tenere sotto controllo. L'infortunio di Taremi ha complicato le cose in un attacco che doveva presentarsi a Genova con qualche dubbio di formazione.

 

"La ThuLa, per adesso, è una strana creatura: l’incastro è iniziato a distanza. Lautaro e Thuram hanno avuto giusto il tempo di riabbracciarsi l’altro ieri ad Appiano, poi l’agenda li ha subito separati. Mentre Marcus scendeva in campo a Monza per pompare nelle gambe i primi minuti della sua seconda stagione in nerazzurro, il Toro proseguiva con il programma di allenamenti che dovrà condurlo dritto a Marassi al top della condizione. Ecco, a proposito di condizione, quella di Thuram è rivedibile: contro l’ex compagno di nazionale Benzema, il 9 dell’Inter si è dato da fare soprattutto lontano dall’area, arretrando da regista offensivo e svariando ai fianchi della difesa saudita, per aprire spazi a Correa", analizza La Gazzetta dello Sport.

"Il meglio in avanti è arrivato da due difensori: Bisseck e Carlos Augusto hanno sfiorato il gol di testa con un’occasione per tempo. Inzaghi ha lasciato in campo Thuram per un’ora abbondante, ma il passo non è ancora quello della stagione passata. Del resto, Thuram arriva da un Europeo molto deludente: l’Inter deve essere il suo ricostituente, ma i tempi stringono. E Inzaghi si trova a maneggiare una situazione paradossale: occorre fare in fretta, perché dietro la ThuLa c’è il deserto, ma forzare i tempi della preparazione sarebbe pericolosissimo. Preservare i due attaccanti titolari dai contrattempi fisici che hanno fermato le loro riserve è fondamentale", precisa Gazzetta.