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Difesa e scelte geniali di Spalletti: così è tornata la Champions-Inter. Il tecnico…

Il punto sulla rinascita dei nerazzurri

Marco Macca

La crescita è stata evidente e sotto tutti i punti di vista. L'Inter, dopo più di due mesi ai limiti della disperazione, è letteralmente rinata. Soprattutto, nella tenuta difensiva (Handanovic imbattuto da 5 partite e 481 minuti) e nella qualità di gioco (merito soprattutto di uomini ormai chiave come Rafinha, Cancelo, ma anche delle scelte di Spalletti, che ha portato Brozovic in mezzo al campo). Con questi presupposti, guardare al futuro con fiducia è diventato possibile:

"Cosa sia successo in quei due sciaguratissimi mesi è tutto da chiarire. Ma la squadra molle, debole, senza gioco e senza idee è soltanto un brutto ricordo per Spalletti. La dimostrazione sono i 5 risultati utili di fila, con un a dato che spicca su tutti: zero gol subiti. Contro Benevento, Napoli, Sampdoria, Verona e Milan, Handanovic non ha subito neanche una rete. Un’imbattibilità che dura da 481 minuti e ha dato nuova fiducia ai nerazzurri. Merito anche del tecnico che ha saputo cambiare, dopo un periodo di difficoltà in cui anche lui sembrava non sapere più a che santo votarsi. Cambiamenti figli della crescita e cambi dovuti un po’ al caso. Intanto Cancelo e Rafinha, arrivati in estate e a gennaio, hanno acquisito confidenza con la doppia fase richiesta da Spalletti e sono diventati un valore aggiunto. Il laterale portoghese gioca a tutta fascia e ha colmato le lacune in difesa, il brasiliano è preziosissimo nel suo ruolo di trequartista. E poi i cambi “geniali” anche se dovuti un po’ al caso. Mentre Vecino soffriva per la pubalgia e faticava ad allenarsi, il tecnico ha provato Brozovic come mediano accanto a Gagliardini et voilà. Il croato che sembrava ai margini, svogliato e con la valigia in mano, è diventato il perno del centrocampo nerazzurro, capace di dare qualità e quantità".

(Fonte: il Giornale)