Dimarco-Calabria, il duello non c’è stato. Pioli ha provato a fare come Guardiola, ma…

Alla vigilia del derby si era parlato del duello tra i due giocatori tifosi Dimarco-Calabria. Durante la gara il confronto praticamente non c'è stato per la scelta di Pioli di far accentrare il terzino rossonero.

"Questo è il duello che è in realtà non c’è stato: Calabria e Dimarco, i due calciatori-tifosi, si sarebbero dovuti affrontare faccia a faccia, ma lo sviluppo della gara non li ha messi uno contro uno. Tatticamente, è stata la mossa che ha condizionato in negativo la gara del Milan. Pioli ha scelto di utilizzare Calabria come terzino/mediano, come già successo spesso in passato. Il capitano rossonero invece che restare largo a destra, nella posizione che sarebbe naturale, si è accentrato praticamente sempre, sia in possesso sia in non possesso, soprattutto per affiancare Krunic in costruzione", analizza La Gazzetta dello Sport.

"Pioli ha provato a fare come Guardiola che in finale di Champions aveva fatto partire Stones da destra - e non dal centro come al solito - per poi farlo salire in mediana. Ma pure il City aveva fatto fatica contro il blocco interista. Il Milan ancora di più. Calabria infatti non ha garantito la superiorità numerica in mezzo, perché i due attaccanti interisti hanno aiutato il centrocampo formando una gabbia da cinque, e in più ha scoperto il lato in fase difensiva. Da quel lato si è così inserito correndo a tutta fascia Dimarco, autore quasi involontario dell’assist per l’1-0 di Mkhitaryan. L’interista non ha nemmeno sofferto troppo in fase difensiva contro Pulisic: la circolazione lenta del Milan ha consentito all’Inter di raddoppiare e a volte addirittura triplicare quasi sempre", spiega Gazzetta.

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