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Inter-Milan, è la sfida tra i due tifosi Dimarco e Calabria. Il nerazzurro è uno dei leader

Domani sera sarà anche la sfida tra due simboli dell'Inter e del Milan, due giocatori che hanno fatto tutta la trafila delle giovanili

Domani sera sarà anche la sfida tra due simboli dell'Inter e del Milan, due giocatori che hanno fatto tutta la trafila delle giovanili: Federico Dimarco da una parte e Davide Calabria dall'altra. Due simboli delle squadre di Inzaghi e Pioli.

"Settantamila sugli spalti, due in campo. Senza sciarpa, ma con la maglia ufficiale, la loro: Federico Dimarco e Davide Calabria sono tifosi in campo, non intonano cori ma entrano in tackle. È il loro modo di sostenere Inter e Milan. Sulla fascia saranno diretti concorrenti, sempre che il milanista non abbia compiti di regia al centro come accaduto contro la Roma. Troveranno comunque modo di incrociarsi, prima, dopo e durante. Succede da quando sono ragazzi: oggi si giocano il derby. Dimarco da tifoso-leader della squadra, Calabria da tifoso-capitano. Eppure i due si sono conosciuti nelle nazionali giovanili e hanno ricordi comuni che custodiranno a lungo. Nella fase finale dell’Europeo U17 del 2015 in Slovacchia uno governava a sinistra e l’altro a destra", racconta La Gazzetta dello Sport.

"Bastava dirgli “Milan” e il Federico bambino saltava in aria: discussioni, qualche normale litigio con gli amici di Calvairate fino al momento in cui il Diavolo ha potuto sfidarlo in campo. Del resto, sin da bambino, l’umore delle sue giornate cambiava in base ai risultati dell’Inter, figurarsi adesso che ha scalato la montagna nerazzurra fino alla punta. Dimarco non avrà la fascia come il collega rossonero, ma sta di diritto nel comitato dei saggi di Simone: è il gruppo di giocatori che supportano capitan Lautaro, assieme a lui altri italiani come Barella, Bastoni, Darmian. Insomma, l’esterno interista tira la carretta anche fuori dal campo, mentre sulla fascia il rendimento non stupisce più nessuno. Passo dopo passo è cresciuto al punto da poter sfidare alla pari i migliori del genere e anche in azzurro esporta bene il made in Italy. Alla fine dell’ultimo derby, il ritorno della semifinale di Champions, prese il megafono come fosse ancora in curva e da lì nacque un incidente diplomatico presto risolto con gli ultrà Milan. Stavolta, comunque vada, non ripeterà quegli eccessi, mentre durante il match tornerà la vecchia sfida con Calabria. Mentre l’altra sfida è tutta interna perché Carlos Augusto soffia alle spalle: appena Federico cala nel fisico. il brasiliano lo sostituisce. È gia successo in 3 gare su 3".

"Prima di diventare un mediano aggiunto, Calabria è stato tanto altro: un Esordiente, nel senso della categoria in cui difendeva i colori rossoneri. Al Milan da quando aveva 11 anni, più della metà della vita trascorsa nel club. Ha fatto da riserva nei ragazzi, ma non ha smesso di crederci: ha detto di sognare un trofeo alzato con la fascia. Era nella rosa del 2016 quando il Milan vinse la sua ultima Supercoppa Italiana, ma nemmeno per un minuto in campo. È stato tra gli artefici scudetto, lasciando poi a Romagnoli l’onore di sollevare il trofeo", chiude Gazzetta.


 


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