Il diciottenne è stato l’uomo partita contro l’Inghilterra in semifinale, mettendo a segno un rigore e una punizione per la vittoria degli azzurri, che hanno superato gli avversari per due reti a una. Due reti che lo pongono di diritto nella classifica dell’Uefa, che premia i “wonderkid” settimanali. Il sito della Uefa, per spiegare meglio il profilo del giovane calciatore, riporta anche dichiarazioni (non recenti) di Stefano Vecchi, allenatore della Primavera che in passato lo ha descritto così:
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Dimarco ha stregato tutti, c’è chi lo definisce il piccolo Alaba e lui…
L'esterno di proprietà dell'Inter è il protagonista dell'Italia Under 19 agli Europei. L'anno prossimo andrà in prestito all'Empoli.
“Ha la stoffa per poter diventare un grande terzino. Ha inclinazione naturale nel colpire la palla in un certo modo e questa caratteristica lo rende perfetto per il ruolo, che prevede tanti cross, anche perché poi è in grado di fornire alla difesa un supporto adeguato”.
Ma di lui ha voluto parlare anche l’attuale tecnico dell’Under 19, Paolo Vagoli: “É la dimostrazione che il fisico non è la cosa più importante, lui fa la differenza e colma il gap con gli altri, grazie alle qualità tecniche. La differenza tra lui e gli altri sta nella gestione del gioco e del pallone”.
L’Uefa lo definisce così: “Un terzino sinistro con un tiro potente e preciso. Efficace su entrambe le fasce, dotato di fiuto del gol, come ha scoperto l’Inghilterra in semifinale. Dimarco è stato soprannominato “il piccolo Alaba” da parte di alcuni esperti italiani e ha alle spalle un’eredità pesante, come quella di Facchetti, Brehme e Roberto Carlos. Le sue reti contro l’Inghilterra, hanno assicurato all’Italia un’altra finale”.
Lui resta con i piedi per terra: “Vedo il mio debutto con l’Inter come un punto di partenza. La mia carriera è ancora in divenire e il passaggio dalla giovinezza al calcio di alto livello è stato impegnativo, soprattutto in termini di intensità. Ma giocare contro i buoni giocatori è l’unico modo per raggiungere il loro livello. Chi studio? Sordi Alba e Roberto Carlos, cerco di mettere loro cose anche nel mio tipo di gioco”.
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