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Getty Images
È stata una estate non semplice per l'Inter e i suoi tifosi. Nonostante gli addii eccellenti e difficoltà societarie, la dirigenza è riuscita a rispondere come meglio non poteva alle difficoltà. Intervistato da Tuttosport, Federico Dimarco ritorna con la mente alla scorsa estate, a partire dall'addio di Lukaku. "Romelu ha fatto cose importantissime qui, però l’Inter non era solo Lukaku e lo sta dimostrando con giocatori nuovi come Dzeko e Correa che finora hanno fatto molto bene. Io ho sempre creduto in questa squadra, anche quando eravamo a meno sette da Milan e Napoli con la possibilità di andare ancora più lontano dalla vetta. Tutti ci dicevano che l’Inter era finita, invece lavorando e ottenendo risultati importanti, siamo tornati su in cima".
Lei hai vissuto solo per qualche mese l’esperienza di Conte a Milano, però alcuni suoi compagni, come per esempio Barella, hanno detto che Inzaghi lascia maggiore libertà di esprimersi sul campo. Concorda?
«Io posso giudicare poco perché non giocavo molto con Conte, mi allenavo, ma la partita la vedevo spesso da fuori. Il modo di fare calcio fra i due è però diverso. Per esempio con Inzaghi facciamo molte rotazioni, a volte il terzo centrale difensivo si trova a fare l’esterno e l’esterno di abbassa nei tre dietro o si accentra vicino agli attaccanti. A me sembra però che la gente si diverta molto a vedere l’Inter di oggi».
(Tuttosport)
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