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Dimarco non spacca con l’Italia, Darmian insicuro. Si sente la mancanza di Frattesi, nuova idea

Andrea Della Sala Redattore 
Se Barella e Bastoni sono i leader e i trascinatori dell'Italia di Spalletti, lo stesso non si può dire per gli altri giocatori dell'Inter

Se Barella e Bastoni sono i leader e i trascinatori dell'Italia di Spalletti, lo stesso non si può dire per gli altri giocatori dell'Inter della Nazionale. Non il miglior avvio di EUropeo per Dimarco, Frattesi e Darmian.

"Dimarco ha giocato un’altra grande stagione, proponendosi come miglior esterno sinistro d’Europa con Grimaldo e Gvardiol. Gol, tagli, incroci, discese. Con la Croazia il sistema era anche ideale, a cinque, ma il nerazzurro ha mostrato le esitazioni viste fin dall’amichevole con la Turchia. Non spacca. Sorprendente Darmian, uno degli affidabili per definizione: contro la Croazia ha mostrato poca sicurezza sia in fase di chiusura sia di impostazione, ha perso un paio di palloni pericolosi, non è parso sicuro. Visto che il problema sta coinvolgendo tanti interisti, può darsi che l’ultimo mese più rilassato, dopo un anno di fatiche, stia influendo sul rendimento", sottolinea La Gazzetta dello Sport.

"Si sente purtroppo anche la mancanza di Frattesi, elemento chiave del ciclo Spalletti con quattro gol e una collocazione tattica, mezzala d’incursione, che ha aperto molte difese. Quel Frattesi non s’è visto, pare essersi fermato al palo con l’Albania, e la soluzione con il doppio trequartista è stata compromessa. In caso di Italia a quattro, Frattesi potrebbe rivelarsi utile da esterno alto, tipo il Perrotta del 2006, equilibrando la spinta offensiva dell’altra fascia. Può essere un’idea, perché fin qui il rendimento è negativo, rigore compreso per mani evitabile", ipotizza Gazzetta.