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Divampa la polemica del rincaro biglietti. Liverpool e Dortumund protestano con…

Giovanni Montopoli

In Inghilterra è partita la protesta. Durante l’ultima partita del Liverpool i tifosi si sono alzati di scatto al minuto 77 e hanno lasciato la Kop, una delle curve più vive d’Europa. Dalla prossima stagione la società vuole introdurre...

In Inghilterra è partita la protesta. Durante l’ultima partita del Liverpool i tifosi si sono alzati di scatto al minuto 77 e hanno lasciato la Kop, una delle curve più vive d’Europa. Dalla prossima stagione la società vuole introdurre tessere a scalare e prezzi differenziati: per sei partite l’anno, 200 posti, in settori popolari, costerebbero 77 sterline. È il primo sciopero del popolo Reds, coinvolge anche le vecchie glorie come Jamie Carragher che ha prima sostenuto la protesta in tv e poi l’ha assecondata. Ha lasciato la tribuna pure lui. Non si parla di un lamento isolato, c’è un movimento che si organizza sotto lo striscione «Supporters not customers». Lo sdegno è diventato incontenibile a causa della coincidenza tra l’annunciato rincaro e lo scatto in avanti degli incassi per i diritti tv che in Premier la prossima stagione supererà i 5 miliardi di sterline. Da Liverpool a Dortmund Il sindacato tifosi annuncia riunioni e atti comuni, Liverpool è solo l’avamposto e contagia l’Europa. Ieri sera i sostenitori del Borussia Dortmund, in trasferta a Stoccarda per la Coppa di Germania, sono entrati 20 minuti dopo l’inizio. Manifestazione contro la nuova politica sui pacchetti delle gare fuori casa destinati a raddoppiare.