- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Intervistato da SportWeek, l'ex attaccante di Inter e PSG Youri Djorkaeffha parlato così della compagine nerazzurra:
"Seguo ancora l'Inter, ma ultimamente non riesco a guardare le partite senza pubblico: dopo 15 minuti cambio canale, il calcio senza tifosi mi annoia. Quanto all'Inter, è importante che cominci a mettere le fondamenta per un progetto vincente, che si costruisce in 2-3 anni. E c'è bisogno che tutti remino nella stessa direzione. Ci vuole tempo, che nessuno nel calcio sembra avere".
CONTE - "All'inizio ne ho criticato la scelta, ma quando sono andato via all'Inter è arrivato Lippi, quindi... Penso però stia facendo un buon lavoro, e questo è l'importante".
IL COMPAGNO CAMPIONE - "Baggio, Zidane o altri? Ronie, non a caso il suo soprannome era il Fenomeno. Era il più forte in un momento in cui, in Italia, giocavano tutti i migliori. Ha cambiato il calcio, era un centravanti che arretrava per prendere palla, ma andava anche sulla fascia a crossare. E poi si divertiva, ha sempre visto il calcio come un gioco. Gli altri sono grandi campioni, il fenomeno è solo lui".
MILANO - "Ci torno spesso perché è una città bellissima, che mi è entrata nel cuore sin da subito. Avevo casa in centro e mi è sempre piaciuto tutto: la gente, il cibo, la sua vitalità. Li sono nati due miei figli, poi c'è San Siro con i suoi tifosi... è la mia città preferita".
STADIO - "Mi dispiacerebbe non vedere più quella 'cattedrale' ma penso sia giusto che Milano abbia uno stadio con tutti i comfort degli impianti più moderni. San Siro ha bisogno di una nuova renaissance: in futuro magari sarà diverso, ma rimarrà uno stadio mitico".
Fonte: Sportweek - Gazzetta.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA