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In esclusiva per Tuttomercatoweb, GIulio Donati, giovane talento di proprietà nerazzurra ma militante nel Lecce, ha parlato del prossimo turno di campionato che vedrà i salentini impegnati nella "Scala del calcio" contro l'Inter di Leonardo, reduce dall'impresa bavarese.
Ecco il contenuto dell'intervista:
Donati, Inter-Lecce è la sua partita."La partita dell'ex (sorride,ndr).La vedo come una gara da prendere con le molle e dove mettere il massimo impegno per fare punti con un avversario importante.Ma a parte la gioia legata al fatto che rivedrò vecchi amici è una partita come le altre e non baderò al fatto che prima giocavo nell'Inter".
Dovesse far gol, esulterebbe?"Non ci saranno questi problemi (sorride,ndr) ma non esulterei".
Qual è il ricordo più bello che conserva della sua esperienza nerazzurra?"L'esordio con Mourinho in Coppa Italia. Non c'è dubbio".
Però sono pochi i calciatori del settore giovanile a rimanere in prima squadra."Quando esci da un settore giovanile non sei sempre pronto ad affrontare una realtà come l'Inter. Quindi ti mandano in prestito per fare le ossa e se dimostri di fare bene magari tornare in nerazzurro".
Si aspettava la rimonta dell'Inter in Champions?"Lo avevo detto agli amici!Scherzando avevo detto che la Pazza Inter avrebbe ribaltato il risultato perché è un gruppo bellissimo e quando c'è un gruppo così all'interno dello spogliatoio le cose vengono sempre meglio".
Chi temete di più per la salvezza?"Le concorrenti sono tutte valide: Brescia, Catania, Chievo e Cesena. Sarà dura fino alla fine. Siamo tutte lì e lotteremo fino in fondo per la salvezza".
Mancano poche partite: l'Inter può ancora vincere il campionato?"Si. Anche se il Milan è uscito dalla Champions non sarà più o meno concentrato, ci sono ancora tante partite e tutto è possibile. Sabato tiferò Palermo, per forza(sorride,ndr)".
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