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Inzia dunque l'avventura cinese dell'Inter. Ad oggi, mister Zhang Jindong ci ha già messo firma, faccia e urlo (il virale «Fozza Indaaa!»), diventando in un attimo l’idolo dei tifosi interisti che ora si aspettano metta in società anche una parte dei suoi 5 miliardi di dollari di patrimonio personale o, in alternativa, dei 18,2 miliardi di fatturato del gruppo Suning. Secondo il Corriere della Sera, "Se con l’Inter mister Zhang sarà generoso come è stato con i suoi manager storici — gratificati da bonus in azioni con i quali sono diventati miliardari —, sarà un patron molto amato. Di sicuro, la Cina che è sbarcata a Milano sulla sponda dell’Inter ha il volto di un classico imprenditore, che — pur attraverso una struttura di cui doterà la società — avrà un approccio «padronale». Lo dimostra anche il ruolo centrale che è destinato ad assumere (con calma, senza rischiare che «si bruci») il figlio Steven, che verrà a Milano almeno un paio di volte al mese, diventando una presenza assidua. Insomma, una famiglia al comando, desiderosa di farsi conoscere in Europa, con dietro un colosso economico, che per questo ha suscitato l’entusiasmo di Massimo Moratti, che resterà come consigliere. Suning ha valutato l’Inter 650 milioni cui vanno aggiunti 355 di debiti: totale un miliardo. "
(Corriere della Sera)
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