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Dore (GdS): “Frasi Ausilio sul mercato? Conte deve averle ascoltate con grande fastidio”

Del mercato dell'Inter e delle scelte di Conte per dare l'assalto alla Juve nella prossima stagione ha parlato su La Gazzetta dello Sport

Andrea Della Sala

Del mercato dell'Inter e delle scelte di Conte per dare l'assalto alla Juve nella prossima stagione ha parlato su La Gazzetta dello Sport Matteo Dore:

"L’evidente nervosismo di Antonio Conte è comprensibile se si accetta la sua prospettiva: per lui la squadra aveva fatto il massimo e non era rimasto nessun tesoro nascosto o non sfruttato. Il di più doveva arrivare dal mercato. E quando Conte buttava il suo sguardo da predatore nel giardino dei rivali vedeva una Juventus nel mezzo di un processo di trasformazione. Con un allenatore nuovo e tutto da provare, una squadra da cambiare profondamente, alcuni anziani congedati. Ai suoi occhi quel famoso punto poteva essere mangiato facilmente. La società aveva aperto il portafoglio per portare a Milano l’esterno marocchino Achraf Hakimi per più di 40 milioni. Un buon inizio. Ma poi dalla sede nerazzurra è emersa una piccola, ma decisiva correzione di rotta: gli acquisti si fanno dopo aver venduto.

Quindi ecco la conferma di Alexis Sanchez, con il Manchester che ha rinunciato ai soldi del cartellino mentre a lui è stato garantito un triennale da 7 milioni a stagione. Poi è stato definito il passaggio di Aleksander Kolarov, preso per pochi euro dalla Roma. Ed è a un passo Arturo Vidal, ma a una condizione: deve liberarsi a zero dal Barcellona. Tutti giocatori graditi al tecnico, pronti all’uso, ma possono bastare? L’arrivo di Suarez alla Juve suggerisce che la risposta è no. Il momento interista è ben raccontato dal caso di Sandro Tonali, lasciato andare al Milan. E da una dichiarazione del d.s. nerazzurro Piero Ausilio dell’altro ieri: «Per noi Tonali non era una priorità e non eravamo in grado di fare quel tipo di spesa. Questo è un mercato difficile, perché non è semplice vendere. Non faremo investimenti onerosi». Al netto del gioco delle parti è evidente che Conte deve aver ascoltato quelle frasi come una grattata di unghie sulla lavagna: con grande fastidio. Ha accettato la rinuncia a Tonali perché in quel ruolo ha chiesto Kantè del Chelsea che costa almeno una cinquantina di milioni. Conte è felice solo quando vince, non quando arriva secondo. È per questo che chiede alla sua società un colpo che sia una risposta alla scossa di Suarez. Mica poco".

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