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Dossena controcorrente: “Troppe partite? Non è vero perché…”

Matteo Pifferi Redattore 

E' possibile che il tutto nasca dal rischio infortuni e quindi uno stop di calciatori di pregio, ammette, "ma siamo sicuri? C'è qualche medico che ci dice che è ovvio che più si gioca, forse è più probabile che uno si faccia male. Ma non è che la correlazione. Le partite sono sempre quelle". Semmai, prosegue "si potrebbe aprire invece un tavolo di discussione. Mi sembra che le federazioni siano andate un po' incontro ai club, che adesso risarciscono in qualche maniera. Quello è sicuramente un modo per trovare un punto di compensazione, di mediazione. Secondo me è logico che se io mi faccio male andando in nazionale, la federazione debba risarcire il club". Ma continuando con il mantra del si gioca troppo, ribadisce Dossena, "si danno messaggi sbagliati, ed ho paura che si difendano territori e interessi personali. Quando il calcio invece avrebbe bisogno d'altro. E non è neanche la Fifa da chiamare in causa: organizza dall'1 al 2% delle competizioni internazionali, e si prepara un quinquennio prima".

"Tra il 2012 e il 2024, come media stagionale, solo lo 0,88% di tutti i calciatori dei 40 campionati esaminati ha giocato più di 4500 minuti in partite ufficiali all'anno, con valori stabili nel periodo -si legge nello studio del CIes, "Calendario dei match d'elite e carico di lavoro dei giocatori"-. Ciò corrisponde a una media annuale di circa 169 calciatori. In media, i giocatori esaminati hanno partecipato solo a 1,68 partite a stagione in un intervallo di 72 ore al massimo tra i calci d'inizio. Metà di queste partite erano incontri successivi di campionati nazionali. Nel complesso, i campionati nazionali sono coinvolti in nove partite consecutive su dieci".

"La quota maggiore di minuti giocati da calciatori schierati per più di 4500 minuti in partite ufficiali a stagione è stata registrata a livello di competizioni nazionali per club: il 76,3% del loro tempo di gioco. La percentuale di partite giocate in competizioni internazionali per club è del 14,7%, mentre quella giocata in competizioni per squadre nazionali (A-team, nonché U20, U21 e U23) è solo del 9,0%. Le proiezioni elaborate per il ciclo quadriennale 2024-2028 tenendo conto dei recenti cambiamenti nei formati delle competizioni, del turnover delle squadre, delle sostituzioni e dell'equilibrio competitivo indicano che la percentuale di calciatori attivi nei 40 campionati studiati che giocano più di 4500 minuti di gioco ufficiali in tutte le competizioni combinate a stagione, sarà paragonabile a quella misurata nei quattro anni precedenti (2020-2024)".