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«Devo ringraziare anche lui se ho giocato nella Juve».Douglas Costa parla così di Alex Sandro e si riferisce al fatto che è stato lui ad indirizzare il suo arrivo a Torino nel 2017, quando era un giocatore del Bayern. In un'intervista a La Gazzetta dello Sport il calciatore ha detto: «Danilo è stato mio compagno, è forte e sa quel che serve per giocare. Bremer sembra un difensore più italiano che brasiliano: può proseguire la tradizione juventina dei Barzagli, dei Bonucci e dei Chiellini. Noi avevamo anche Alex Sandro: devo ringraziare anche lui se ho giocato nella Juve».
«Una volta, mentre eravamo in ritiro con il Brasile, confidai ad Alex che lo avrei raggiunto in Italia perché ero in contatto con l’Inter. Lui mi voleva alla Juve e nel giro di un minuto mi fece chiamare dall’allora ds Paratici», ha sottolineato.
Della Juventus ha detto: «Di Thiago Motta mi ha parlato bene Leo Sena, mio compagno nel Sydney e lo ha avuto come allenatore allo Spezia, per lui è un tecnico top». «Guardiola per me è il numero uno. Mi contattò dopo Bayern-Shakhtar 7-0, io ero arrabbiato per il risultato. Pep mi disse: 'Se vuoi diventare un top player, raggiungimi a Monaco'. Mi ha cambiato la vita: è esigente, ma chiaro: è un fenomeno nello spiegarti le sue idee».
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