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DS Parma: “Siamo una bottega cara, non svendiamo. Per ora i big…”

Una delle società italiane le cui sorti, al momento, interessano particolarmente l’Inter, in ottica mercato, è il Parma. La società attualmente di proprietà del presidente Ghirardi (nonostante la recente messa in vendita) ha già avuto...

Dario Di Noi

Una delle società italiane le cui sorti, al momento, interessano particolarmente l'Inter, in ottica mercato, è il Parma. La società attualmente di proprietà del presidente Ghirardi (nonostante la recente messa in vendita) ha già avuto molto a che fare con i nerazzurri per le comproprietà, e così ora l'attenzione si è spostata su un altro fronte, relativo a Jonathan Biabiany.

Dei programmi e dei piani futuri della società Parma, incentrati anche sull'ala francese in odore di Inter, il DS gialloblu Antonello Preiti ne ha parlato ai microfoni di vocidisport.it. Ecco le sue parole:

Dottor Preiti, quale sarà il futuro dei big come Amauri, Cassano e Biabiany?

“Sono giocatori del Parma e resteranno tali finchè il mercato non entrerà nel vivo. Se ne parla molto ma per adesso sono nostri giocatori e rientrano nel nostro progetto. Allo stato attuale sono giocatori a cui il Parma fa affidamento”.

Parolo è stato uno dei più chiacchierati, si parlava di un suo approdo alla Lazio. Cosa può dirci a proposito?

“Per Parolo si parla molto, ma di concreto non c’è nulla. Si dice dell’interesse della Lazio e di squadre straniere, ma finora il giocatore è stato in Brasile e lo abbiamo lasciato tranquillo. Quando tornerà e il mercato entrerà nel vivo, se ci sarà qualche offerta la valuteremo”.

Per lei, quando il mercato entrerà nella fase clou?

“Il calciomercato entrerà nel vivo dai primi di luglio. Oer il momento abbiamo solo parlato di comproprietà, visto che il Parma è stato molto coinvolto e gli sforzi sono stati principalmente concentrati su questo settore. Dai primi giorni del prossimo mese incominceremo a valutare le diverse situazioni, sia in entrata che in uscita. Da ricordare, però, che il Parma vende ma non svende, siamo sempre stati una bottega cara“.

Cambiamo argomento, la panchina di Donadoni è salda?

“Certamente, anzi oso dire saldissima”.

Quale sarà il futuro del club visto lo status di vendita?

“Questa è una domanda che non dovete fare a me, il presidente Ghirardi vi saprà rispondere. Leonardi e Ghirardi hanno ricevuto qualche telefonata, ma non sono ancora in trattativa”.

Potrebbe influire sul calciomercato questa situazione societaria?

“Noi andiamo avanti per la nostra strada, consapevoli della situazione spiacevole. C’è da ricordare che abbiamo tanti bravi calciatori, per cui faremo del nostro meglio, come abbiamo sempre fatto, d’altronde”.

Dopo la decisione di oggi del Tas di riammettere il Rostov in Europa League le vostre speranze crescono?

“Io credo che se il Parma ha una strategia, è sicuro della sua scelta ed è consapevole delle proprie possibilità. In caso contrario, non saremmo arrivati né al Tas né al Tar”.

Quante chance ci sono?

“Non mi esprimo, parlo solo di aspetti tecnici. Non posso fare previsioni".