Ancora qualche ora prima del calcio di inizio di Inter-Porto, andata degli ottavi di finale di Champions League. Simone Inzaghi, tecnico nerazzurro, deve sciogliere gli ultimi dubbi di formazione: in primis, la scelta del partner di Lautaro Martinez. Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Non solo il dubbio davanti, nella scelta del centravanti d'area che dovrà accompagnare Lautaro nella notte più importante dell'anno. Per accogliere al meglio l'amico Sergio Conceiçao, Simone Inzaghi si è preso una notte in più di riflessione: deve decidere su altri ruoli chiave e lo farà in base alla rifinitura di oggi. Il giorno della vigilia per il tecnico interista è sempre quello delle prove, ma le decisioni definitive arrivano a poche ore del match. Questo vale per una normale gara di A, figurarsi qui che di mezzo c'è la Champions. Così anche ieri l'indecifrabile Simone ha rimescolato molte carte durante la seduta di Appiano e ha concentrato le sue attenzioni ben oltre l'attacco.
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Ad esempio, chi sarà il centralone difensivo chiamato a tenere la linea in mezzo a Bastoni (diffidato) e Skriniar e a controllare il pericolo numero uno, l'iraniano Taremi? De Vrij è risalito nelle gerarchie negli ultimi allenamenti: l'olandese avrebbe, infatti, raggiunto un livello di forma fisica mai toccato quest'anno. Ancora, però, gli sta davanti Francesco Acerbi, fedelissimo di Simone. [...] Nelle prove di Appiano nel ruolo di regista in mezzo al campo è stato provato più Calhanoglu che Brozovic: il croato, rientrato dal primo minuto in campionato, in Champions dovrebbe ripartire dalla panchina, mentre Barella e Mkhitaryan conserveranno i loro ruoli di mezzali assaltatrici. Sulla destra, poi, l'altro punto interrogativo: nel 3-5-2 di Simone il ruolo di esterno è stato occupato con maggiore efficienza dal tuttofare Darmian, favorito anche alla vigilia. Ma nell'intenzione di fare una gara aggressiva, e di sfruttare i problemi di Conceiçao a sinistra, scalpita un Dumfries a caccia di disperato riscatto".
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