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Due ostacoli sulla strada per Cerci. Ma anche un jolly. E quelle frasi contro il Milan…

Riccardo Fusato

Non è un mistero che all’Inter e al suo nuovo allenatore, Roberto Mancini, piaccia Alessio Cerci. Ad oggi i due principali ostacoli per portarlo all’Inter sono: il costo (15 milioni), l’Atletico che non vuole il prestito e,...

Non è un mistero che all'Inter e al suo nuovo allenatore, Roberto Mancini, piaccia Alessio Cerci. Ad oggi i due principali ostacoli per portarlo all'Inter sono: il costo (15 milioni), l'Atletico che non vuole il prestito e, infine, la concorrenza.

Secondo il Corriere dello Sport, però, i nerazzurri sarebbero in pole position per il motivo più importante: hanno la preferenza del giocatore. Cerci, infatti, martedì sera ha lanciato un doppio messaggio. Tornando in azzurro dopo il Mondiale, contro l'Albania è stato tra i migliori in campo. Voleva far capire di essere ancora in grado di fare la differenza, nonostante i soli 121 minuti messi insieme finora con l'Atletico. E dopo il fischio finale, sono arrivate le sue dichiarazioni: «Sono andato in Spagna per giocare e invece mi ritrovo in panchina ed è un problema, perché non sopporto stare fuori. Ripeto: voglio giocare, altrimenti...». A corollario altre dichiarazioni polemiche, il cui destinatario è parso essere il Milan. «Ci sono stati club che non si sono comportati bene con me. Non faccio nomi, ma nella vita bisogna essere corretti e mantenere la parola».