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Duncan: “Inter inaspettata, ma bellissima. Mi ha permesso di crescere tanto”

Il centrocampista della Fiorentina Alfred Duncan ha parlato delle prossime sfide, ma anche del suo passato all'Inter

Andrea Della Sala

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il centrocampista della Fiorentina Alfred Duncan ha parlato delle prossime sfide, ma anche del suo passato all'Inter e del tema del razzismo:

Ha combattuto spesso contro il razzismo.

«I razzisti andrebbero isolati. Trovo assurdo che nel 2020 possano ancora essere fatte distinzioni per il colore della pelle, l’appartenenza religiosa, le scelte di vita e altro. Le persone andrebbero apprezzate per quello che fanno, non per come appaiono. Io sono orgoglioso di ciò che sono, delle mie radici così. Quello che mi fa più piacere è che ho visto in questi giorni uomini e donne di tutte le etnie che, pacificamente, sfilano insieme per affermare che siamo tutti essere umani. Un’onda che continuerà finché non verrà sconfitto questo nemico comune a tutti».

Cosa pensa di quello che succede negli Usa dopo l’uccisione di George Floyd?

«Sono molto contento della mobilitazione generale per affermare l’uguaglianza, ma non si può rispondere alla violenza con altra violenza»

Lunedì la Fiorentina riparte col Brescia: sfida delicata..

«Sarebbe fondamentale vincere. Vorrebbe dire ripartire sulla falsariga di quanto stavamo facendo prima dello stop. È una partita molto importante».

Quali sono i problemi a giocare senza pubblico?

«Le emozioni sono diverse. Il pubblico da un’adrenalina diversa, ti sospinge quando non ne hai più. Purtroppo dovremo abituarci, sperando che si possa tornare alla normalità il prima possibile».

Cosa ricorda del suo breve periodo all’Inter? Occasione persa per la sua carriera?

«No, anzi. L’Inter è stata inaspettata ma bellissima, una società importantissima, al top in Italia ed in Europa. Mi sono allenato con calciatori formidabili, un’esperienza che mi permesso di crescere tanto».

Ha un modello calcistico?

«Guardavo molto Xabi Alonso, ma Guti mi piaceva di più, vista la sua classe infinita. In Italia ho avuto l’opportunità di allenarmi con Thiago Motta, che nel suo ruolo giocava un calcio esemplare».

Tra i giocatori attuali?

«Mi piace molto Asamoah dell’Inter. È un amico ma anche un professionista dal quale potrei imparare tanto, perché è mancino come me e occupa tanti ruoli: è utile per una squadra».

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