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Dybala, ora tutti battono cassa, Newell’s: “E’ un crack, ci spetta il 7%”

Paulo Dybala continua a far parlare di sé. Il cartellino del giovane gioiellino argentino, che l’Inter vorrebbe portare in Italia a giugno, è al centro di una continua querelle, dopo la cessione ad un gruppo di imprenditori per 3,5 milioni...

Daniele Mari

Paulo Dybala continua a far parlare di sé. Il cartellino del giovane gioiellino argentino, che l'Inter vorrebbe portare in Italia a giugno, è al centro di una continua querelle, dopo la cessione ad un gruppo di imprenditori per 3,5 milioni di euro. Ora si fanno vive le società in cui è cresciuto Dybala, Newell's di Laguna Larga e Sportivo. Motivo? I diritti di formazione, da corrispondere in caso di cessione: "Ci spetta il 7% di una futura cessione. E richiederemo questi soldi quando sarà il momento. Però non sono molto fiducioso, i piccoli club escono sempre perdenti da queste situazioni. Dal 2007 aspettiamo ci paghino i diritti dif ormazione di Avendano (un giocatore dell'Union de Santa Fe)", ha detto a Dia a Dia Ruben Faraoni, presidente del Newell’s di Laguna Larga.

"Paulo ha fatto le giovanili con noi e ha giocato nella squadra riserve. Più volte l'ho accompagnato per mano perché con suo padre, Adolfo, facevamo parte della commissione sportiva del Newell's. Già da piccolo si vedevano i tratti del crack, ha sempre avuto una tranquillità straordinaria".