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Dzeko, gol ed esultanza alla Milito: terzo trofeo con l’Inter, obiettivo scudetto

Fabio Alampi

L'attaccante bosniaco è stato il grande protagonista del derby di Supercoppa Italiana, ma non vuole fermarsi qui

L'età non conta per Edin Dzeko: lo si è visto due giorni fa, quando ha fatto impazzire la difesa del Milan, regalando all'Inter la settima Supercoppa Italiana della sua storia. Una prova magistrale, quella del centravanti bosniaco, che ha fatto scattare paragoni importanti: su tutti, quello con Diego Milito in occasione della finale di Champions League del 2010. Dalla sterzata su Tonali all'esultanza, come scrive il Corriere dello Sport: "Quella sterzata con cui ha messo a sedere Tonali, infatti, era tipica del repertorio del "Principe". Questi la esibì anche nella finale di Champions con il Bayern, per il sigillo del 2-0. Allora, a incassare la sbandata fu Van Buyten. Poi, l'argentino corse ad esultare verso la bandierina, piegandosi sulle ginocchia. Beh, ha fatto lo stesso anche Dzeko, l'altra sera, prima di accogliere l'abbraccio dei suoi compagni".

"Dzeko non ha nessuna intenzione di fermarsi. Ha messo in bacheca il suo terzo trofeo con la maglia dell'Inter, il nono, complessivamente, in carriera. Logico, a questo punto, mettere nel mirino la cifra tonda. Il grande obiettivo del bomber bosniaco, però, è lo scudetto. Ha provato a raggiungerlo, senza riuscirci, con la Roma. Lo ha solo sfiorato, lo scorso anno, con l'Inter. Il tricolore avrebbe un signifocato particolare per lui, vale a dire entrare nel ristretto club dei giocatori capaci di vincere 3 dei 5 campionati più importanti d'Europa".