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Dopo l'andata in cui Dzeko ha fatto il bello e il cattivo tempo, Pioli ha provato ad arginarlo piazzandogli Thiaw sopra. La mossa è riuscita minimamente, il lavoro di Dzeko è stato comunque prezioso. E nel secondo tempo a decidere la sfida è stato Lautaro servito da Lukaku entrato al 60'.
"Fermare Dzeko, a qualunque costo. Nei primi minuti il Milan è andato giù abbastanza pesante sul centravanti bosniaco dell’Inter e lo ha fatto con Thiaw. Il giovane difensore tedesco cercava l’anticipo con le buone o con le cattive. Poi Dzeko si è spostato a destra e a lui si è dedicato Tomori, ma il Milan sembrava lo stesso preoccupato da Dzeko, dalla sua capacità di organizzare un’azione e non solo di concluderla. Dzeko non è stato dominante come nell’andata, ma nella prima frazione è riuscito lo stesso a imporsi come regista. Suo il tocco per una conclusione che Mkhitaryan avrebbe potuto sfruttare meglio e sua una grande apertura per Dumfries. Verso la fine del tempo, Dzeko si è fatto vivo in prima persona, con la deviazione di testa che ha costretto Maignan al gioco di prestigio della deviazione «da mano a mano»", riporta La Gazzetta dello Sport.
"Nel primo scorcio di ripresa Dzeko, di nuovo operante dalle parti di Thiaw, ha pagato gli sforzi fisici e mentali della prima parte, nessun calo di combattività, ma una minore lucidità in distribuzione. Un’umana flessione, nel quadro di una partita prosciugante. Inzaghi l’ha tenuto in campo fino al 65’ quando lo ha sostituito con Lukaku. Quasi in contemporanea Pioli ha cambiato Thiaw, infortunato, con Kalulu, innesto infelice con il senno di poi. Perché proprio Kalulu non ha accorciato su Lautaro come avrebbe dovuto nello sviluppo del gol interista. Una marcatura lasca, ingigantita dall’errore di Maignan, battuto sul suo palo. Manca la controprova, ma è legittimo chiedersi come sarebbe finito il duetto Lukaku-Lautaro con Thiaw al posto di Kalulu. L’attacco dell’Inter ha vinto, però Thiaw si è confermato un giovane di belle speranze, la sua uscita – sommata alla ricostituzione della LuLa – ha reso più vulnerabile il Milan. Fatta base cento, Dzeko 55 e Thiaw 45. E, sull’episodio decisivo, Kalulu 5, Maignan 5, Lukaku 30, Lautaro 60", riporta il quotidiano.
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