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Dzeko, da re di Roma a uomo-missione di Inzaghi. “E le vedove di Lukaku…”
"Proprio adesso che gli ultimi scatoloni rotolano nella nuova casa di Milano, quella definitiva, rispunta Lei. Nel bel mezzo del trasloco, Edin Dzeko ritrova Roma, mamma e madre per sei stagioni cucite sul cuore". Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito al ritorno a Roma, da avversario, per Edin Dzeko, uno dei grandi ex del match come Mourinho. "La differenza, semmai, la fa il sentimento dei tifosi: quelli interisti preparano da mesi lacrime e applausi per l’eterno José, i romanisti invece potrebbero mugugnare, qualcuno potrebbe perfino fischiare il vecchio re. Non hanno preso bene il decisionismo di Edin che in estate ha fatto valere una vecchia promessa del club giallorosso e forzato la mano pur di arrivare a Milano: il tira e molla sui soldi arretrati prima della firma con l’Inter è stato il triste corollario di una storia d’amore comunque bellissima", sottolinea la Rosea.
Dzeko, a Milano, ha ritrovato stabilità e motivazioni sotto ogni punto di vista ed è tornato a segnare a profusione. "Non è secondario che le vedove di Lukaku a San Siro siano ormai sparite o semplicemente ben nascoste: nessun interista ha cambiato idea su Edin, nonostante il calo di prestazioni e gol in campionato nell’ultimo mese e mezzo. Dzeko rimane comunque il 9 che serviva a Simone per la sua ambiziosa missione: innestare l’Inzaghismo dentro al Contismo. Mantenere l’impalcatura di cemento dell’anno passato e aggiungere qualche bollicina, un po’ di bel gioco grazie anche a questo centravanti differente: non un accentratore come Romelu, ma un attaccante democratico che sa migliorare gli altri. Insomma, qualcuno a Roma potrebbe essersi pentito di aver aperto la porta di uscita troppo in fretta, mentre Inzaghi se lo coccola quando può", rimarca il quotidiano.
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