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Ecco perché il 3-5-2 di Mazzarri è diverso da quello di Conte. La differenza sta…

L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport evidenzia come il 3-5-2 tanto caro a Mazzarri stia prendendo piede anche nel resto d‘Europa oltre che in Italia. Il modulo con la difesa a 3 può essere interpretato in maniera diversa a...

Alessandro De Felice

L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport evidenzia come il 3-5-2 tanto caro a Mazzarri stia prendendo piede anche nel resto d'Europa oltre che in Italia. Il modulo con la difesa a 3 può essere interpretato in maniera diversa a seconda dei calciatori che si hanno a disposizione e secondo la "rosea" il 3-5-2 del tecnico toscano è molto più attento alla fase difensiva che a quella propositiva. 

Il segreto sta nelle caratteristiche dei tre centrali. Almeno uno dei tre dovrebbe avere nel proprio dna anche caratteristiche da terzino per poter scalare sulla fascia e permettere agli esterni di rimanere più vicini alle punte, sgravandoli dalle diagonali difensive. La "rosea" pone l'esempio della Juventus: quando i bianconeri subiscono un'azione d'attacco dal lato destro, Chiellini alza immediatamente il proprio raggio d'azione, mentre l'esterno opposto si avvicina agli altri due centrali. Questo consente ad Asamoah di non rinculare troppo. 

Secondo la Gazzetta dello Sport, invece, Mazzarri chiede ai propri esterni un sacrificio maggiore, presentando il più delle volte una difesa a cinque, più che una difesa a tre e questo perché il tecnico si affida a tre centrali puri. Il futuro prevede altre soluzioni, anche perché Juan sta studiando anche da terzino e presto potrebbe essere in grado di interpretare diveramente il ruolo.