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Eder è un diesel. Fatica a sbloccarsi, ma quando lo fa non si ferma

Nonostante manchi ancora il gol nella sua avventura in nerazzurro, Eder rimane molto sereno. La stima di Mancini nei suoi confronti è immutata e lui non si scompone di fronte al fatto che nelle prime 6 partite di questa stagione con la Samp aveva...

Andrea Della Sala

Nonostante manchi ancora il gol nella sua avventura in nerazzurro, Eder rimane molto sereno. La stima di Mancini nei suoi confronti è immutata e lui non si scompone di fronte al fatto che nelle prime 6 partite di questa stagione con la Samp aveva segnato 6 reti con un assist, 2.33 tiri in porta a partita, il 43% di percentuale realizzativa e il 71% di tiri nello specchio; nelle sei partite di Milano, invece, 0 gol, 1.17 tiri a partita e solo il 43% di tiri in porta. Dopo aver guidato l'attacco nella sfida di Coppa con la Juve, con il Palermo è rimasto fuori per 90', questo anche perché Mancini pare aver trovato la quadratura senza di lui. Dietro Icardi, al quale Eder contenderebbe il posto, ci sono Ljajic, Palacio e Perisic.

La fiducia di Mancini c'è, tanto che il tecnico lo ha preferito a gennaio al compagno di squadra Soriano. Eder ha bisogno di ambientarsi e come ha spiegato Mancini è arrivato nel momento sbagliato, quello in cui la squadra faticava ad esprimersi. Il giocatore è tranquillo anche perché in tutte le squadre in cui ha giocato inizialmente ha trovato difficoltà a sbloccarsi, ma poi non si è mai fermato. A Cesena 15 partite prima del gol, alla Samp 11 e ora Mancini spera che questa storia si ripeta anche all'Inter.

(La Gazzetta dello Sport)

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