L’ala brasiliana Eder Aleixo de Assis, detto Eder, oggi 59enne, disputò i Mondiali dell'82' con la maglia del Brasile. Ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport in cui parla del suo omonimo, di cui adesso è fan: Eder Citadin Martins.
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Eder (originale): “Ho scoperto che si chiama così in mio onore e lo seguo. E’ forte”
I più grandi lo ricorderanno bene ai Mondiali dell'82', quelli che l'Italia vinse eliminando anche il Brasile dove giocava lui: "il primo Eder"
"Da quando ho scoperto che suo padre ne ha scelto il nome per fare un omaggio a me, lo seguo con grande attenzione. Prima non lo conoscevo, adesso ne ho seguito il passaggio all’Inter e le belle prove in Nazionale. Quello contro la Svezia è stato un gol speciale, perché è una prodezza da campione. Lui è partito dritto verso la porta, saltando gli avversari con sicurezza. ha fatto tutto con velocità e classe. Una prodezza da grande giocatore"
Beh, detto da uno che di gol se ne intende, come lei, è un bel complimento. «È la verità. Vi dirò di più: a me è piaciuta tutta la partita di Eder: si è mosso molto, con qualità e lo ha fatto fino alla fine. Oltre alla tecnica e alla rapidità ha mostrato una grande condizione fisica. Sarà un giocatore importante in questi Europei»
Curioso, il Brasile è stato eliminato dalla coppa America perché, senza Neymar, non ha trovato protagonisti in avanti, e l’italia invece si qualifica con un gol di un giocatore nato in Brasile. «È vero. L’Eder che ho visto in televisione contro la Svezia avrebbe fatto molto comodo al Brasile. Purtroppo tanti giocatori sono andati via perché sottovalutati e sono diventati protagonisti lontano da qui. Siamo in crisi e il calcio è solo uno degli esempi di questo momento difficile, che colpisce tutti i settori, per primo quello della politica, devastato dagli scandali. Il nostro calcio stavolta non riesce, come è invece accaduto in passato, a esserci di consolazione. Pazienza, in attesa di tempi migliori mi diverto tifando per l’Italia»
È sempre stato un simpatizzante degli azzurri? «Mi sono sempre divertito seguendo le vostre squadre, escludendo, naturalmente, quella dell’82, che non mi è piaciuta per niente, visto che ci ha eliminati. Ora però ho un motivo in più per sostenervi, questo Eder è davvero un buon giocatore»
Nel frattempo continuerà a tifare Italia? «Certo, seguirò ogni partita davanti alla televisione con passione. Già che ci sono vorrei mandare attraverso voi un bell’abbraccio a Eder, che spero di conoscere presto personalmente»
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