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Eleni: «Mazzarri è rimasto solo, con la mano davanti alla bocca per…»

Sulla odierna edizione di Leggo, troviamo un’analisi del pessimo momento delle squadre milanesi operata da Oscar Eleni: «Milan e Inter danno ragione a quel Nicolas de Chamfort che sosteneva: gli uomini, le squadre, si governano con la...

Lorenzo Roca

Sulla odierna edizione di Leggo, troviamo un'analisi del pessimo momento delle squadre milanesi operata da Oscar Eleni: «Milan e Inter danno ragione a quel Nicolas de Chamfort che sosteneva: gli uomini, le squadre, si governano con la testa. Non si gioca a scacchi col buon cuore. Pippo Inzaghi ci ha messo tutto il cuore per far credere che le formazioni le fa soltanto lui, il presidente gli aveva dato otto, sette alla squadra che non tirava quasi mai in porta, ma nel cantiere è arrivato il gatto Iachini che si è accorto di quella lentezza nel far girare la palla, lo ha aggredito, lo ha stordito, gli ha servito in salsa creola quello che Zamparini mette sulla sua tavola palermitana quasi ogni sera. Walter Mazzarri si era convinto che la nuova Inter, senza la tutela di Massimo Moratti, lo autorizzasse a barare un pochino sul talento della sua squadra, agli amici diceva se non si può ingannare voi non vale la pena di giocare. Per la verità avrebbe dovuto cercare di sorprendere i suoi avversari e invece è rimasto solo, con la mano davanti alla bocca per non far sentire quello che non riesce più a dire.Diciamo che Milan e Inter sono in mano ad arrivisti, dentro e fuori dal rettangolo di gioco, che rischiano di non arrivare e che, forse, non sono mai partiti con questo assillo del budget che ti fa preoccupare prima di aver speso, magari male, oltre che dopo.