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Elio: “La Gioconda dell’Inter? Eriksen. Brozo come Matano. Quelli che dicono…”

Il cantante ha partecipato al programma di Amazon Prime ed è un notissimo tifoso nerazzurro. È stato ospite di Kick Off su Inter Tv

Eva A. Provenzano

Reduce dal successo di LOL andato in onda su Amazon Prime, il cantante Elio (di Elio e le storie tese) è intervenuto nel programma di Inter Tv, Kick Off e ha parlato della sua passione nerazzurra.

-Ricollegandoci a LOL, chi è la Gioconda dell'Inter e il Frank Matano del calcio italiano?

Dico Eriksen, per la sua imperscrutabilità , almeno ai miei occhi, per la bellezza artistica. Il gesto sembra quello di un grande artista. Frank Matano credo possa essere Brozovicmi sembra il più cretino, nel senso affettuoso del termine. O Berti che frequento e supera Matano. Lui è incredibile, nella vita come nel calcio. Per LOL sarebbe andato bene.

Gli interisti si sentono un po' come Frank Matano in LOL inseguito dagli altri tifosi che dicono 'ormai lo scudetto è vostro'...

Maledetti (ride.ndr). Bisogna mandarli via quelli che dicono 'tanto lo avete vinto', è la volta buona che finisce male e poi è ancora peggio. Si deve prima vincerlo. 

Non hai mai scritto nel tuo percorso lavorativo una canzone d'amore per una donna, ma lo hai fatto per l'Inter. L'hai cantata una sola volta.

Non sono in grado di cantarla, era pensata per un'altra voce. Quando me l'hanno chiesto quella volta lì, l'ho cantata ma ero in imbarazzo. L'interprete ideale che la canta nella versione che tutti sentono è Graziano Romani, uno che prima di cantare l'inno non sapeva niente di calcio, questa è una cosa carina. Dopo si è trasformato in un interista sfegatato. Tante canzoni in cui parlo di Inter? Chiunque segua il calcio, la vive come la sua compagna di vita. Io mi ritrovo, come un malato mentale, a pensare che squadra tifa il mio interlocutore".

A Madrid sei rimasto senza voce

Quando sono tornato in piena notte, volevo andare come tutti a San Siro per celebrare la Champions. Ma ero completamente afono, aprivo la bocca e non usciva niente. Ero preoccupato perché avevo degli impegni nel giro di pochi giorni. Per questo alla fine non ci sono andato". 

(Fonte: Inter TV)

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