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Gabriele Angella, 21 anni compiuti lo scorso 28 aprile, ultimo acquisto in ordine cronologico dell'Udinese, potrebbe fare già il suo debutto nella trasferta di sabato a Milano contro l'Inter. Il giocatore, che è stato presentato oggi a Udine alla stampa, ha dichiarato che per lui il debutto nella massima serie, sul campo dei campioni d'Europa, sarebbe un sogno. «Tutti vorrebbero provare una simile emozione - ha detto - e una così grande esperienza». La difesa bianconera, infatti, sta perdendo pezzi: oltre a Ferronetti e Basta, da tempo out per infortunio, senza lo squalificato Isla, quasi sicuramente dovrà fare a meno anche di Coda, alle prese con un risentimento muscolare che lo costringe a rimanere in infermeria a disposizione di medici e fisioterapisti. Angella, 191 centimetri di altezza per 78 chilogrammi, acquistato in comproprietà dall'Empoli (con lui anche il bomber Fabbrini, che però è rimasto in terra toscana, ndr), in serie B ha sempre agito da centrale nella difesa a quattro, ma non lo spaventa l'idea di interpretare quella a tre, cui è costretto ad affidarsi Francesco Guidolin.
«Credo non sia difficile - ha affermato - capire determinati movimenti, che devi fare quando là dietro ci sono tre uomini. Comunque più che pensare all'Inter, dato che sono appena arrivato, oltretutto in una squadra forte, la mia principale aspirazione è quella di fare bene in questa stagione, di non steccare nella massima categoria. Credo di avere 'lasciato casà nel momento giusto, anche se con l'Empoli mi sono trovato bene. Sono pronto ad assecondare il mister in tutto e per tutto - ha aggiunto - anzi gli dico che mi stia addosso, in tal caso posso migliorarmi, altrimenti, e questo credo costituisca il mio difetto principale, mi lascio andare». Gabriele Angella è cresciuto nel fiorente vivaio dell'Empoli, ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile e a livello di primavera ha segnato un gol proprio all'Udinese, giocando da centrocampista, anche se l'allenatore, Ettore Donati, negli allenamenti lo utilizzava da difensore. «Poi, quando a Empoli arrivò Silvio Baldini - ha ricordato - fui schierato stabilmente al centro della difesa, ma anche in questo ruolo a me piace impostare il gioco».
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