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Empoli, Parisi: “Inter? Accostamento stimolante, ma domani vogliamo vendicarci”

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Le considerazioni del giovane laterale dei toscani a proposito dell'interesse dei nerazzurri e della sfida di domani al Meazza

Daniele Vitiello

Fabiano Parisi è una delle giovan promesse dell'Empoli finite nel mirino delle big. Il giovane laterale piace anche all'Inter, che domani sfiderà al Meazza. Una sfida tutta da vivere per i toscani, ormai con la testa libera dopo la matematica salvezza. «Siamo una squadra molto giovane, molti di noi erano al primo anno di A. Nonostante questo, abbiamo cercato di farci forza sin dall’inizio attraverso le motivazioni: sapevamo che potevamo fare un grande campionato e siamo felici di quanto fatto», ha raccontato Parisi nell'intervista concessa oggi alla Gazzetta dello Sport.

Personalmente, com’è stato l’impatto con la Serie A?

«È un campionato molto difficile, io ho sempre lavorato duro per riuscire ad arrivarci e soprattutto per farmi trovare pronto ad affrontare una categoria così impegnativa, sia a livello tecnico sia a livello fisico. Non penso di aver sofferto tanto, credo molto nelle mie qualità e sono riuscito ad affrontare ogni partita mettendo sempre in campo tutto quello che potevo. Ora mi auguro di chiudere al meglio il campionato e di potermi ritagliare uno spazio in Serie A per tanti anni».

Ha avvertito la pressione del cambio di categoria?

«È emozionante affrontare tanti campioni o club che fino allo scorso anno vedevo in televisione. È stato uno stimolo più ogni volta, anche se ovviamente le motivazioni erano già tantissime. Non ho paura di giocare nei grandi stadi: resto solo concentrato su quello che devo fare in campo».

L’avversario che l’ha colpita di più?

«Alexis Sanchez. All’andata contro l’Inter mi ha davvero impressionato: esplosivo, tecnico, potente nelle gambe e magico nei piedi, fa tutto a una velocità pazzesca. Era la mia prima da titolare in Serie A, non male...».

Stavolta, invece, probabilmente le toccherà sfidare Dumfries. Preoccupato?

«È uno dei migliori nel ruolo, sarà bellissimo e stimolante sfidarlo. A me piace affrontare i campioni anche per misurare la mia crescita. Mi toccherà una gara di sacrificio, dovrò stare molto attento alla fase difensiva. Però anche a me piace spingere e cercherò di metterlo in difficoltà».

L’Empoli in Coppa ha sfiorato il colpo a San Siro: pari Inter nel recupero, 3-2 ai supplementari.

«Ero infortunato, ma i miei compagni fecero una grandissima prestazione. Peccato per quel gol di Ranocchia al 94’, siamo andati vicinissimi all’impresa».

Contro le grandi vi esaltate.

«Merito di un grande allenatore come Andreazzoli: grazie alle sue idee riusciamo a far emergere le nostre qualità con spensieratezza e determinazione. Abbiamo fatto bene con l’Inter, vinto in casa della Juve, poi con Napoli e Fiorentina abbiamo centrato due rimonte fantastiche nel finale».

Lei e Asllani piacete all’Inter e con Zurkowski siete sul taccuino di altri top club. Ne parlate?

«No, non pensiamo al nostro futuro, siamo concentrati sul presente. Poi, certo, essere accostati alle grandi squadre è stimolante e gratificante. Ma bisogna rimanere con i piedi per terra e pensare soltanto alla prossima partita».

Davvero non pensa al futuro?

«Ripeto, voglio chiudere alla grande il campionato, magari vendicando a San Siro quell’ultima volta in A contro l’Inter, che all’Empoli costò la retrocessione. Sarebbe un regalo per i nostri tifosi. Poi penserò ai tre impegni con l’Under 21, importantissimi. Solo dopo ragionerò col mio procuratore Mario Giuffredi sul mio futuro. Prenderemo la decisione migliore per il mio percorso».

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