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GdS – Vidal delude, Inter fuoribonda. E con Ibra e Vieira…

Alessandro De Felice

Il quotidiano sportivo analizza i primi mesi in nerazzurro del centrocampista cileno, protagonista in negativo contro il Real

Una multa salata per punire un atteggiamento che ha compromesso una gara fondamentale. L'Inter ha optato per la punizione pecuniaria nei confronti di Arturo Vidal dopo il cartellino rosso per proteste estratto dall'arbitro inglese Anthony Taylor.

La Gazzetta dello Sport spiega che la dirigenza nerazzurra è fuoribonda: "Se mercoledì notte tutta la squadra è stata inghiottita dalla troppa tensione, contrapposta alla calma serafica degli spagnoli, abituati a frequentare la Champions come un parco divertimenti, il cileno ha vissuto la sfida con un surplus di tensione. E’ andato oltre, sin dal primo minuto, un po’ per certe ruggini pregresse un po’ perché voleva indirizzare definitivamente la sua stagione. Arturo, in fondo, è lo specchio dell’Inter contiana: da queste parti il sovraccarico di energia rischia di dare l’effetto contrario".

Per Vidal c'è il sovraccarico dell'etichetta di fedelissimo di Conte: "La sua caduta è, in parte, la caduta del tecnico, il più “tradito” dal comportamento del cileno. In realtà, ben oltre le isterie della serata, l’adattamento di Arturo sta risultando più complicato in una mediana senza certezze. Doveva aiutare con esperienza nelle notti europee ed è là che è mancato: in quattro partite sempre insufficiente. Ha sulla coscienza anche il pari col Borussia Moenchegladbach (responsabilità su entrambi i gol) e non solo la sconfitta col Madrid".

Il cileno ha un primato in Champions League, condiviso con Ibrahimovic e Vieira: è stato espulso con tre squadre diverse. Poi c'è la bestia nera Real: "Non è il caso che l’ennesimo crollo nervoso sia arrivato contro la sua bestia nera, anzi bianca. Quando il cileno incrocia il Madrid meglio portare dei tranquillanti a bordo. Con il Bayern le ferite più brucianti: nei quarti del 2017 (in cui Arturo fu espulso...) ma pure nella semifinale 2018 montagne di polemiche assortite".

Per la Rosea, i motivi di un inizio non memorabile sono riconducibili a tre motivi. E il ritorno di Brozovic può essere la chiave per la rinascita: "Equivoci tattici, l’età che galoppa e soliti limiti caratteriali: Vidal zoppica ancora per tanti motivi. Il campo certifica come non sia più il guerriero che aveva combattuto per Conte: nell’ultimo anno di Antonio a Torino arrivò a 18 reti totali, più di un centravanti. Il tempo, però, passa, soprattutto per chi ha sempre bisogno di spingere al massimo. Nelle ultime gare il cileno ha tentato di assaltare senza fortuna sulla trequarti, ma ha faticato anche da play basso di una mediana a due. Al contrario, si erano intravisti bagliori di vecchia luce quando poteva governare sul centrosinistra. Quel ruolo da pendolo, con Barella mezzala sul centrodestra, sembra il migliore per la mediana, ma presuppone l’uso di un regista puro. L’unico è Marcelo Brozovic: la sua guarigione dal covid è una buona notizia soprattutto per Arturo, ancora a secco di gol".