Ferri: “Eriksen come Bergkamp? C’è una grossa differenza. E l’Inter di adesso…”

L'ex difensore dell'Inter ha parlato di Eriksen e dell'analogia con Dennis Bergkamp che in nerazzurro non riuscì a imporsi

La Gazzetta dello Sport ha parlato del momento di Eriksen e lo ha paragonato a un altro giocatore che all'Inter ha faticato, Dennis Bergkamp. Di questa analogia ha parlato un ex compagno di squadra dell'olandese, Riccardo Ferri, intervistato dal quotidiano sportivo:

Riccardo Ferri visse con Bergkamp la stagione 1993-94, la sua ultima in nerazzurro, la prima dell’olandese. Vede delle similitudini nell’impatto di Eriksen, molto più faticoso del previsto, con l’Inter e col nostro campionato?

«In realtà secondo me c’è una grossa differenza di base. Christian è arrivato a metà stagione, senza aver fatto la preparazione e oltretutto in una annata che si è interrotta per la pandemia. Dennis cominciò con noi dall’estate, ebbe tempo per conoscere l’ambiente, inserirsi e prepararsi al meglio. Eriksen si è ritrovato prima catapultato nella nuova squadra in corsa, poi a vivere questo momento di ansia per partite ravvicinate. A lui, come a tutti gli altri, qualche alibi va dato».

Bergkamp si ritrovò anche al centro di un cambio di proprietà e di allenatori...

«Questa è un’altra differenza sostanziale: ora il danese è arrivato in una società ambiziosa, ma anche strutturata nel suo organigramma, che insegue traguardi importanti e che è alla continua ricerca di miglioramento nella propria rosa. Ha l’opportunità di fare parte di un progetto nuovo, che si sta costruendo».

Ma sentendosi “non centrale” non rischia di deprimersi e di pensare a un futuro altrove, come Bergkamp dopo due anni in nerazzurro?

«Sta a lui, in fondo deve affrettarsi, perché se non incidi è normale che finisci col trovare meno spazio. Ma ha grandi possibilità e la stagione non è ancora finita, anzi. L’Inter può ancora inseguire il secondo posto. E poi non dimentichiamoci l’Europa League: Eriksen ha tante possibilità per cancellare i dubbi».