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La prima novità di mercato dell'Inter targata Simone Inzaghi è stata una mossa inaspettata e dovuta da fatti di entità superiore: il malore che ha colpito Eriksen durante l'Europeo ha costretto la dirigenza nerazzurra a cercare una soluzione, e Hakan Calhanoglu si è rivelato l'opportunità che non ti aspetti. Il turco, arrivato a parametro zero dal Milan, si è subito inserito nei meccanismi di gioco interisti, come srive La Gazzetta dello Sport:
"Dal dramma sfiorato all'intuizione di mercato. La prima mossa dell'estate nerazzurra è stata un'idea nata in una notte di inizio estate e diventata acquisto in meno di quarantotto ore: Calhanoglu, svincolato, soffiato al Milan per mettere in fretta una toppa – di qualità – all'assenza forzata di Eriksen, che Inzaghi pensava di sfruttare alla Luis Alberto.
Calhanoglu è l'ibrido perfetto: un po' Eriksen, nella qualità del palleggio e nell'abilità sulle palle inattive; e un po' Luis Alberto, nella capacità dell'imbucata verticale e dell'inserimento senza palla. [...] Hakan si è presentato nel migliore dei modi davanti ai suoi nuovi tifosi e ora deve migliorare nella continuità di rendimento, perché già a Verona ha mostrato il suo lato B, quello che più volte era stato criticato dagli ex sostenitori rossoneri: svogliato e spesso fuori dall'azione, contro l'Hellas ha subìto più di altri i ritmi altissimi imposti dai gialloblù. Ma le coccole e la fiducia di Inzaghi sono un messaggio chiaro: Hakan studia da leader".
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