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Il professor Castiglioni, primario del reparto di cardio-chirurgia del San Raffaele di Milano, a Qsvs, ha parlato di Eriksene di quanto gli è accaduto durante la gara della Danimarca contro la Finlandia. «Come ho già detto, questa patologia può colpire chiunque. Fortunatamente si trovava nel posto giusto, circondato da professionisti che con la loro attività medica, svolta in maniera ineccepibile, sono riusciti a salvarlo. Se Eriksen potrà tornare a giocare e ad essere un professionista o dei dubbi. Gli faranno esami cardiologici approfonditi, sicuramente la cosa più importante sarà lo studio elettro-fisiologico, una risonanza magnetica che apriranno un ventaglio di opzioni. Se ci si trova di fronte ad un'anomalia, ammettiamo, del ventricolo destro, che attraverso un'ablazione di queste aritmie si arriverà ad una guarigione totale del paziente, è tutto da dimostrare».
«Un evento così drammatico e improvviso può comunque capitare a chiunque anche in assenza di una patologia. Il fatto che sia già avvenuto un evento del genere lascia poche speranze di continuare a giocare al giocatore. Kanu e Cassano? Sono eventi diversi, guidati da una patologia cardiaca organica e non funzionale. Problemi che sono stati risolti con un'operazione. Eriksen ha una malformazione di tipo aritmologico. Solo se verrà evidenziata la parte che ha dato l'aritmia verrà ablata, rescissa dal sistema elettrico del cuore, potrà tornare a giocare al calcio. Ma onestamente la vedo dura. E dispiace perché è stato per me gioia e delizia per me che sono interista», ha continuato il noto medico.
(Fonte: QSVS)
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