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È stato un momento molto delicato per tutti. Per Eriksen principalmente ma anche per i suoi compagni che hanno dimostrato grande sensibilità proteggendo il loro compagno dalle telecamere. Erano tutti in lacrime e dispiaciutissimi, spaventati da quanto stava accadendo sul campo ma si sono stretti attorno al loro compagno e gli hanno fatto da scudo.
La Nazionale danese ha vissuto momenti difficili. È tornata in campo quando ha avuto rassicurazioni sulle condizioni di salute del centrocampista interista. "Forse non avremmo dovuto farlo", ha poi detto il CT. Hanno messo a loro disposizione degli psicologi che li hanno aiutato a superare un momento traumatico. E in particolare, come ha raccontato il dirigente della Nazionale, Peter Moller, in giornata la bolla creata in ritiro è stata rotta. «Abbiamo ascoltato i consigli professionali degli psicologi che sono in grado di capire le persone e come hanno vissuto la situazione per superare lo shock. Vogliamo andare avanti in questo torneo, rendere orgogliosi i danesi e unire tutti attorno alla nostra squadra. I giocatori vogliono giocare in questo torneo, ma ognuno di loro ha desideri e necessità individuali su come andare avanti. Alcuni giocatori hanno chiesto di trascorrere tempo con le loro famiglie e noi non ci siamo opposti a questo. In questo momento più che della bolla siamo preoccupati di fare quello che serve per dare sollievo ai nostri calciatori. Ci siano occupati solo di questo», ha spiegato.
(Fonte: jyllands-posten.dk)
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