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Inter, Conte ora deve valutare anche la variabile Eriksen. E c’è un’alternativa a Brozovic

Andrea Della Sala

L'Inter, in caso di ripresa, dovrà giocare parecchi partite ravvicinate e avrà bisogno di tutte le forze per rendere al meglio

Non potrà esserci una sola Inter in caso di ripresa. Le partite da giocare saranno tante e i nerazzurri scenderanno in campo ogni 2-3 giorni, per questo il tecnico Conte sarà obbligato a utilizzare tutta la rosa. Per questo procede velocemente anche l'inserimento di Eriksen.

"Il mercato di gennaio ha portato Christian Eriksen, aggiunta che doveva essere decisiva subito e che lo sarà sicuramente nella prossima stagione. Col danese arriviamo alla tripla regia (Brozo-Sensi-Eriksen) che però non appare sostenibile nel 3-5-2 attuale. L’ex Tottenham dovrà specializzarsi in quel lavoro che Sensi aveva dimostrato di poter fare bene, aumentando i cambi di passo e il lavoro quando la palla è fra i piedi degli avversari", analizza La Gazzetta.

"La tripla fonte di gioco però verrà buona in una (ancora eventuale) ripartenza a ritmi serrati. Anche di fronte a un necessario turnover, Conte potrà sempre schierare due “costruttori”. Brozovic nel ruolo di play davanti alla difesa è stato raramente sostituito, ma contro particolari avversari non è impensabile pensare a Sensi più arretrato e Eriksen al suo fianco. Barella invece entrerà in altre rotazioni, con Vecino e Gagliardini pronti a sostituirlo quando dovrà rifiatare o quando serviranno più centimetri. Il progetto futuro dell’Inter prevede un paio di correzioni a centrocampo, ma passa inevitabilmente dai piedi di quei quattro", spiega il quotidiano.