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Eriksen, invito Uefa alla finale degli Europei. L’Inter lo attende, il futuro…

Alessandro Cosattini

Il danese è stato invitato per assistere a Wembley alla finale di Euro 2020 in programma domenica. L'Inter presto lo riabbraccerà

Sprazzi di normalità. Christian Eriksen, dopo il terribile spavento per il malore in campo nella partita contro la Finlandia dello scorso 12 giugno e la conseguente operazione al cuore, si sta godendo qualche giorno di riposo e di vacanza con la sua famiglia. In attesa di conoscere il futuro calcistico, Eriksen ha ricevuto l’invito ad assistere - insieme alla moglie e ai medici che lo hanno salvato - alla finale degli Europei a Wembley in programma domenica sera tra le vincenti di Italia-Spagna e Inghilterra-Danimarca. Lo fa sapere La Gazzetta dello Sport, che poi si sofferma sul futuro del centrocampista dell'Inter.

Tutto dipenderà dai nuovi controlli delle prossime settimane. Ricordiamo che a Eriksen è stato infatti impiantato un defibrillatore cardiaco per regolarizzare l'aritmia e nelle prossime settimane si sottoporrà a ulteriori accertamenti. Come sottolinea Gazzetta.it, “Christian ovviamente non sarà presente ad Appiano Gentile: avrà almeno un’altra settimana di relax e potrebbe essere a Milano nel giro di 10-15 giorni. La società aspetta la documentazione degli esami svolti in patria per decidere se e quali approfondimenti fare", spiega la rosea.

Il focus poi si sposta sul futuro del giocatore dell'Inter, in attesa dei nuovi controlli al cuore: "La chiave rimane il defibrillatore impiantato di recente. Se verrà stabilito che dovrà aiutare stabilmente il cuore del danese, le possibilità di ottenere l'idoneità sportiva per tornare in Italia sono nulle. Se invece il defibrillatore sarà temporaneo, serviranno mesi ma esiste ancora una possibilità di rivederlo in nerazzurro. La cessione in Inghilterra, Olanda (Daley Blind dell'Ajax gioca con un defibrillatore) e Danimarca, dove i parametri per l'idoneità sportiva sono meno rigidi, resta l'ipotesi più probabile. Se invece Eriksen riuscisse a giocare ancora in Italia, l'Inter si troverebbe nella paradossale situazione di avere tre super mezzali sinistre: lo stesso Christian, Calhanoglu e Sensi”, si legge.

(Fonte: Gazzetta.it)