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Eriksen, l’Inter non ha perso le speranze. Giocare in Italia? Difficile, ma…

Fabio Alampi

Il club nerazzurro attende di conoscere nuove informazioni sul malore occorso al centrocampista danese sabato sera

L'Inter non ha ancora persole speranze di rivedere Christian Eriksen in azione con la maglia nerazzurra. Così scrive il Corriere dello Sport: "Dalla Danimarca l'Inter ha avuto la notizia che gli esami effettuati non hanno evidenziato una di quelle patologie (malformazione alle coronarie o la cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, tanto per fare due esempi "terribili") che avrebbero di fatto chiuso la sua carriera. Il motivo scatenante dell'arresto cardiaco, dunque, al momento non è stato individuato e per questo nel comunicato si parla genericamente di «disturbi del ritmo». Non ci sono dunque tutte le risposte necessarie per avere chiara la situazione.

In viale della Liberazione, in un quadro che viene riconosciuto essere complicato, nessuno però ha perso la speranza e la "partita" non è considerata chiusa. Se la causa di tutto fosse una forma infiammatoria, filtra, il problema potrebbe essere passeggero e nuovi esami effettuati tra 3-4 settimane potrebbero dare esiti più chiari e magari più confortanti rispetto a ora. In tal caso potrebbe essere addirittura rimosso l'Icd (non tutti gli esperti concordano su questo punto) o comunque Christian potrebbe portarlo e andare a giocare in Inghilterra o in Olanda, come fa Daley Blind, ex compagno di Eriksen ai tempi dell'Ajax, vittima dello stesso problema. La normativa italiana per ottenere l'idoneità a scendere in campo è una delle più severe d'Europa e con un Icd impiantato sul petto non è consentito fare il calciatore professionista. Altrove, e nelle coppe europee, c'è più tolleranza".